Quante sfumature ha la realtà? Torna a Specchia la Festa di Cinema del Reale

15esima edizione per il Cinema del Reale di Specchia che dedica la rassegna e omaggia un grande fotografo e artista come William Klein. Ecco le novità in programma.

Dal 18 al 21 luglio nel cuore del Salento, a Specchia, in uno dei borghi più belli d’Italia, si svolge la 15esima edizione della Festa di Cinema del Reale. Quattro giornate dedicate al cinema più spericolato, curioso e inventivo, anticipate dall’inaugurazione della mostra di William Klein che aprirà al pubblico il 16 luglio a Corigliano d’Otranto. La rassegna, diretta da Paolo Pisanelli, presenta al suo interno 50 proiezioni su 2 schermi, mostre, performance, masterclass, laboratori, eventi speciali, degustazioni, colazioni con gli autori e dj set al tramonto: una grande manifestazione dedicata al cinema documentario che riunisce una comunità creativa di artisti, registi, autori e un pubblico nazionale e internazionale, trasformando un luogo dalla bellezza unica in una cittadella del cinema.

FACCE, GUERRE E MUTAMENTI

La Festa è una rassegna estiva che ricerca e dà attenzione ad un cinema ben definito: quello “rivoluzionario”, vero e ricercato. Ad aprire la programmazione della 15° edizione, ogni sera, è la proiezione di Tweet from Ghouta, una serie di video-selfie del quindicenne siriano Muhammad Najem che documentano la distruzione del sobborgo di Damasco, immagini riunite sotto l’hashtag #SaveGhouta. La Festa di Cinema del Reale ha tre parole chiave per questa edizione e sono: “facce, guerre e mutamenti”. D’altronde i colori e le sfumature della vita reale sono tanti, tantissimi e diversi tra loro. Una edizione questa che segna un traguardo importante, verso la maggiore età celebrando, inoltre, la carriera di William Klein, ospite d’onore.

L’ARTE DI WILLIAM KLEIN

Ad inaugurare la Festa dedicata al genio e allo sguardo controcorrente del fotografo e regista newyorchese sarà Contacts, installazione fotografica visitabile fino al 21 ottobre al Castello Volante di Corigliano d’Otranto. L’installazione, nell’allestimento site specific di Big Sursupervisionato da William Klein Studio, riunisce una selezione dei celeberrimi provini a contatto, rielaborati dallo stesso Klein, da cui sono state poi riprodotte le opere più importanti e conosciute che rappresentano lo sguardo del maestro sulla moda, sul cinema e sulla realtà. E che lo hanno reso uno dei fotografi più significativi del XX secolo, oltre che uno dei 100 fotografi più influenti della storia secondo il Professional Photographers Magazine.

GLI INTERNAZIONALI DA NON PERDERE

Come ogni anno, grandi ospiti internazionali e le proiezioni in collaborazione con Wanted Cinema, per uno sguardo sul mondo a 360°. Fra i protagonisti Lech Kowalski, già ospite dell’edizione 2014: newyorchese di origini polacche, film-maker on the road, poeta della strada e degli outsiders che la abitano, ha documentato durante la sua carriera la nascita e i momenti culminanti di fenomeni musicali come il punk e l’hip-hop, ha seguito gli homeless di New York e gli eroinomani della Lower East Side, i giovani anarchici di Cracovia e gli orfani afgani. Alla Festa di Cinema del Reale 2018 Kowalski presenta il suo ultimo I Pay for Your Story, drammatico ritratto dell’America profonda nel momento di passaggio fra l’era di Obama e quella di Donald Trump, e un estratto di 10 minuti del suo prossimo film, oltre a tenere una masterclass gratuita sulle parole chiave di questa edizione nel Castello di Risolo il 20 luglio. Wanted Cinema presenta anche alcune preziose pellicole in lingua originale: è il caso di Dancerdiretto dal regista candidato all’Oscar Steven Cantor, che racconta la vita e la carriera di Sergei Polunin, il James Dean della danza, fra i ballerini più dotati della sua generazione secondo il New York Times. Si continua con Restare vivi: un metodo, film-saggio dal e sull’omonimo libro di Michel Houellebecqche affronta il rapporto fra arte, sopravvivenza e follia. Terza opera di Wanted Cinema in programma alla Festa 2018, Last Men in Aleppo, film candidato agli ultimi premi Oscar come miglior documentario, del regista siriano Firas ayyad, arrestato e torturato dal regime di Bashar Al Assad nel 2011, incentrato sul lavoro dei volontari dopo i bombardamenti in Siria.

Margherita Bordino

http://www.cinemadelreale.it/cdr/

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Margherita Bordino

Margherita Bordino

Classe 1989. Calabrese trapiantata a Roma, prima per il giornalismo d’inchiesta e poi per la settima arte. Vive per scrivere e scrive per vivere, se possibile di cinema o politica. Con la valigia in mano tutto l’anno, quasi sempre in…

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