Altri Sguardi: il cinema arriva a Rebibbia, con una rassegna in cui sono i detenuti a dare i premi

È stata presentata nell’ambito della 74 Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia la rassegna che si svolge all’interno del carcere di Rebibbia a Roma. Quattro i film in “competizione”: il vincitore sarà scelto dagli stessi detenuti.

Altri Sguardi è la rassegna di cinema presentata durante Venezia 74, che si svolge a Roma fino al 19 ottobre. Non si tratta di una manifestazione come tante, ma di una serie di appuntamenti dedicati alla settima arte, rivolti principalmente – se non esclusivamente – ai detenuti del carcere di Rebibbia. Altri Sguardi è promossa da un gruppo di donne che, tramite la loro associazione, intendono dare visibilità ad un progetto di charity e senso ad una riflessione critica sulla vita nel carcere e sullo straniamento che essa comporta. Le quattro coraggiose organizzatrici sono Ilaria Spada, attrice ma in questo caso presidente e cofondatrice dell’associazione Mètide, insieme a Roberta Mangini, Laura Delli Colli presidente dei Giornalisti Cinematografici Italiani e coordinatrice artistica della rassegna, e Clementina Montezemolo, psicoterapeuta, alla consulenza scientifica. Sono molti i progetti che nell’ultimo anno hanno portato l’arte nelle carceri: esperienze, improntate più alla diffusione delle tecniche artistiche, si sono registrate a Roma, a Taranto, a Rimini, a Londra.

I FILM IN RASSEGNA

Tutte le giornate si aprono con una proiezione, introdotta e seguita dal dibattito con autori, interpreti ed esperti. Ogni appuntamento della rassegna Altri Sguardi è seguito da 100 detenuti (20 di loro, impegnati anche come giurati, sono fissi, mentre gli altri 80 vedono i film a rotazione). Le proiezioni proseguono dal 21 settembre al 12 ottobre 2017, fino alla premiazione prevista per il 19 ottobre, arricchita da una visione speciale fortemente voluta dalla Direzione del carcere stesso. I film in rassegna sono: La ragazza del mondo di Marco Danieli, L’ora legale di Ficarra e Picone, Non è un paese per giovani di Giovanni Veronesi, Lasciati andare di Francesco Amato, Tutto quello che vuoi di Francesco Bruni.
I temi affrontati nei dibattiti riguardano, invece, le storie narrate nei vari film: dalla ricerca della propria identità all’importanza della legalità contro le ‘scorciatoie’, fino all’amicizia, i sogni da realizzare, gli errori, la rinascita dopo la delusione, l’importanza di non dimenticare i sentimenti.

LA PAZZA GIOIA DI ESSERE NORMALI

Il film forse più riuscito di Paolo Virzì, La pazza gioia, sarà, infine, il film evento speciale nella rassegna Altri Sguardi. Le interpreti sono Micaela Ramazzotti e Valeria Bruni Tedeschi, due donne sole nella loro follia o normalità, che si incontrano e iniziano una “corsa” insieme. Ruolo per nulla marginale nel film è la figura della terapeuta. Quella figura troppo spesso considerata nella nostra società ingombrante e quasi “imbarazzante”, in realtà necessaria e non solo in situazioni limite. La proiezione di La pazza gioia, richiesta dalla Direzione del carcere, servirà a raccontare e mostrare, anche se in chiave quasi favolistica, il disagio femminile e ad approfondire i temi del film aprendo una riflessione sull’importanza di trovare il giusto equilibrio nei rapporti e con sé stessi rispettando le regole, in questo caso, del patto terapeutico.

– Margherita Bordino

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Margherita Bordino

Margherita Bordino

Classe 1989. Calabrese trapiantata a Roma, prima per il giornalismo d’inchiesta e poi per la settima arte. Vive per scrivere e scrive per vivere, se possibile di cinema o politica. Con la valigia in mano tutto l’anno, quasi sempre in…

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