L’arte incontra il fuoco. È la Fòcara di Novoli

Palazzo Baronale, Novoli – fino al 29 gennaio 2017. Giacomo Zaza firma il progetto FòcarArte 2017 e porta nel cuore del Salento Daniel Buren, Sislej Xhafa, H.H. Lim per un confronto creativo sul tema della Fòcara, un falò tra i più imponenti del Mediterraneo. Performance, installazioni e una mostra, che vede protagonista anche Francesco Jodice, insignito del Premio Fòcara 2017.

Daniel Buren, Sislej Xhafa, H.H. Lim sono gli artisti selezionati da Giacomo Zaza per FòcarArte Novoli 2017, chiamati a trasfigurare il tradizionale rito vernacolare in un sapido intervento di arte contemporanea. Più sguardi, dunque, per una formula che già dalla passata edizione ha allargato gli interventi intorno alla Fòcara, la grande pira che innesta su un rituale agricolo arcaico la tradizione propiziatoria legata al culto di Sant’Antonio Abate. Ciascuno degli artisti è impegnato su due fronti, il primo performativo, concepito per il grande fuoco, e l’altro presso il Palazzo Baronale, nell’ambito di un vero e proprio itinerario espositivo.

BUREN E XHAFA

Per l’occasione il “brand” rigato, dall’immutabile larghezza di 8,7 cm con cui Daniel Buren segna la sua presenza creativa, è diventato un’eloquente partitura per il Palazzo cinquecentesco. La smagliante colorazione verde delle pareti introduce la dilatazione percettiva generata dalle bande bianche e nere, posizionate nelle vele a sostegno della volta unghiata. Un’ improvvisa moltiplicazione tridimensionale dello spazio, una virtualizzazione della realtà come in un videogioco disabitato.
Con Segment on the air, Sislej Xhafa si apre a un confronto con la comunità, irrompendo con un’azione ludica che impegna la sicurezza in un leggiadro scambio di palloncini rosa. Stridente il contrasto tra il robusto “aplomb” del personale e la leggerezza e l’irriverente colorazione dell’inusuale strumento di intrattenimento. Del resto, è con piglio grottesco e provocatorio che Xhafa maneggia questioni epocali, come si vede nei video in mostra (Stock Exchange, 2000, e Beh-rang, 2004), incentrati sulla vita al tempo del mercato globale, dove si vendono speranze al posto di azioni e dove la violenza prende il posto di un’ordinaria quotidianità.

FòcarArte 2017. Daniel Buren. Photo Annamaria La Mastra

FòcarArte 2017. Daniel Buren. Photo Annamaria La Mastra

H.H. LIM E JODICE

Un simposio per i costruttori della Fòcara, riuniti intorno a un tavolo di fascine per consumare un pasto rituale. Così H.H. Lim, ne La Via del Falò divino, struttura il suo happening in una pratica purificatrice che si conclude, ça va sans dire, nel fuoco dove finiscono gli avanzi del cibo insieme agli improvvisati arredi. Le sedie combuste, con le sedute incise, ricompaiono in mostra, dove l’artista malese presenta sacrifici legati ad altre latitudini, liturgie estreme come il perforamento della carne per aspirare a una dolorosa comunione con il divino.
Fa parte dell’evento anche il Premio Fòcara 2017 assegnato a Francesco Jodice la cui produzione fotografica si concentra su palcoscenici geopolitici in trasformazione.

Marilena Di Tursi

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Marilena Di Tursi

Marilena Di Tursi

Marilena Di Tursi, giornalista e critico d'arte del Corriere del Mezzogiorno / Corriere della Sera. Collabora con la rivista Segno arte contemporanea. All'interno del sistema dell'arte contemporanea locale e nazionale ha contribuito alla realizzazione di numerosi eventi espositivi, concentrandosi soprattutto…

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