A Monza, nella bottega di Pierluigi Ghianda

Attraverso carrelli da lavoro, come isole dell’artificio e del manufatto, l’era digitale della prototipazione lascia spazio al tempo del sapere di un maestro della progettualità. Alla Villa Reale a Monza, l’intera Brianza rende omaggio a un artefice della forma che anticipava linee e processi dell’industrializzazione.

ALLE RADICI DEL DESIGN
Pierluigi Ghianda (1926-2015) è stato per decenni l’artefice delle idee di designer e architetti, da Gae Aulenti a Gianfranco Frattini, da Mario Bellini a Cini Boeri, da Ettore Sottsass a Michele De Lucchi, e in particolare Rena Dumas per quanto riguarda Hermès. Pierluigi Ghianda ha concretizzato e ingegnerizzato molti oggetti diventati icone del design italiano: dal tavolo Vidùn di Magistretti per De Padova, alla libreria Étagère di Mario Bellini; dagli scrigni per Bulgari, Dior, Lorenzi, Pomellato, Rochas e Rolex, alle cornici in legno di pero di Gae Aulenti per il Musée d’Orsay; dalla poltroncina Pippa di Rena Dumas per Hermès, alla libreria girevole da tavolo di Cini Boeri, fino al tavolo-scultura Kyoto, un capolavoro di rigore geometrico e di precisione esecutiva progettato con Gianfranco Frattini.

Pierluigi Ghianda – La Bottega come Simposio (Marirosa Toscani Ballo) - Villa Reale, Monza 2016

Pierluigi Ghianda – La Bottega come Simposio (Marirosa Toscani Ballo) – Villa Reale, Monza 2016

LA MOSTRA
Fino al 27 novembre, con la mostra La Bottega come Simposio, a cura di Aldo Colonetti e presentata da Triennale Design Museum, la Villa Reale di Monza espone, astraendoli, alcuni momenti (dagli attrezzi agli arredi dai mockup alle soluzioni costruttive) della bottega di Ghianda a Bovisio Masciago. In un allestimento creato per passaggi, per isole circoscritte dai carelli da lavoro, collaboratori e amici di Ghianda danno vita a un arcipelago dedicato all’arte manifatturiera, pratica che assecondava il progetto traghettandolo verso la tridimensionalità.
Fulcro del pensiero materiale di Ghianda risultano la sua scrivania e la sua libreria, luoghi trasposti del dialogo tra design e artigiano prima dell’avvento del digitale. La mostra, inoltre, si sviluppa ponendo attenzione verso quelle botteghe che, in Brianza come in Italia, avranno un futuro solo se saranno in grado di dialogare con il mondo: come, non è un caso, ha sempre agito Ghianda, quando andava in Brasile e in Amazzonia alla ricerca di legni rari o quando mai si risparmiava viaggi e visite in Giappone.

Ginevra Bria

Monza // fino al 27 novembre 2016
Pierluigi Ghianda – La Bottega come Simposio
a cura di Aldo Colonetti
VILLA REALE
Viale Brianza 1
199 151140
www.villarealedimonza.it

MORE INFO:
http://www.artribune.com/dettaglio/evento/56672/pierluigi-ghianda-la-bottega-come-simposio/

Artribune è anche su Whatsapp. È sufficiente cliccare qui per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati

Ginevra Bria

Ginevra Bria

Ginevra Bria è critico d’arte e curatore di Isisuf – Istituto Internazionale di Studi sul Futurismo di Milano. È specializzata in arte contemporanea latinoamericana.

Scopri di più