Ipogei contemporanei. Una mostra in Gargano

Basilica di Santa Maria Maggiore, Siponto – fino all’8 gennaio 2017. Torna “Casa Futura Pietra”, il progetto di Giusy Caroppo. Sette artisti riattivano il sito archeologico pugliese con le loro opere, dal tempio laico dei Poirier alla Sacra Famiglia di Francesco Schiavulli.

Nuova tappa per Casa Futura Pietra, il progetto a cura di Giusy Caroppo nato con l’obiettivo di creare un museo di arte contemporanea (e temporaneo) diffuso sul territorio pugliese (e non solo, data la natura scalabile dell’iniziativa). E che questa volta mette le radici nel Parco Nazionale del Gargano, nei pressi della Basilica di Santa Maria Maggiore a Siponto, già “benedetta” dall’arte con l’ormai celeberrimo intervento di Edoardo Tresoldi.
Ma, questa volta, a essere riattivati con l’azione vivificante dell’arte sono gli Ipogei Capparelli che si fanno “solo project”, ospitando ognuno un artista. Anne e Patrick Poirier, coppia francese, entrambi del 1942, che da sempre lavora sulla relazione tra arte e architettura, costruisce un caleidoscopio specchiante di virtù cardinali e concetti vitali, che, come in un universo fantasy, richiamano il visitatore alle sue responsabilità umane, invitandolo a ritrovarsi all’interno di questo strano tempio magico, immerso nelle viscere della terra. Daniela Corbascio indica dal presente i luoghi del passato con il suo consueto “sud” al neon, che svetta verso gli Ipogei dai tetti di una carrozzeria edificata poco distante.

Casa Futura Pietra #2 - Jason Middlebrook - Basilica di Santa Maria Maggiore, Siponto 2016

Casa Futura Pietra #2 – Jason Middlebrook – Basilica di Santa Maria Maggiore, Siponto 2016

DALLA NATURA ALLA MIGRAZIONE
L’Archivio Italiano Paesaggi Sonori, nella persona di Francesco Giannico, riprende i suoni ambientali del Parco circostante e trasforma gli ipogei in musica, costringendo lo spettatore ad “ascoltare i luoghi”. Jason Middlebrook costruisce invece forme colorate e lisergiche, come se l’acqua raccolta tra le pietre si fosse cristallizzata grazie a un fortuito raggio di luce penetrato un po’ per caso.
La stessa luce che inganna lo spettatore di fronte all’installazione di Andrea Aquilanti che, con un gioco di videoproiezioni, rimanda l’ombra del visitatore laddove non dovrebbe essere, disorientandolo. Agnese Purgatorio racconta con una teoria di video il genocidio armeno e Igor Imhoff interviene sulla Basilica di Siponto con le sue animazioni. L’opera più commovente è la Sacra Famiglia di Francesco Schiavulli, che ritrae un gruppo di migranti, provenienti da terre differenti e finalmente approdati in Puglia in un video, su fondo bianco. La telecamera, indugiando sui loro volti, segnati eppure pieni di fiducia, li dipinge. I tre non compiono alcun gesto. Semplicemente, ci guardano.

Santa Nastro

Siponto // fino all’8 gennaio
Intramoenia Extrart 2016 – Casa Futura Pietra #2
a cura di Giusy Caroppo
BASILICA DI SANTA MARIA MAGGIORE
Via Giuseppe di Vittorio
www.intramoeniaextrart.it/casafuturapietra

MORE INFO:
http://www.artribune.com/dettaglio/evento/57541/intramoenia-extrart-2016-casa-futura-pietra-2/

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Santa Nastro

Santa Nastro

Santa Nastro è nata a Napoli nel 1981. Laureata in Storia dell'Arte presso l'Università di Bologna con una tesi su Francesco Arcangeli, è critico d'arte, giornalista e comunicatore. Attualmente è vicedirettore di Artribune. È Responsabile della Comunicazione di FMAV Fondazione…

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