Grandi artisti che comprano altri grandi artisti. In mostra a Londra

The National Gallery, Londra – fino al 4 settembre 2016. La mostra “Painters’ Paintings” approfondisce le ragioni che hanno spinto molti pittori a diventare voraci collezionisti. Partendo da un ritratto di Camille Corot.

AL FRESCO DELLA NATIONAL GALLERY
Se per voi che siete a Londra ad agosto è ormai uno scherzo dribblare gli sciami esausti di studenti in gita a Trafalgar Square, il consiglio è quello di raggiungere le fresche stanze interrate della Sainsbury Wing.
Nel 1985 i tre fratelli Sainsbury annunciavano la loro decisione di finanziare la costruzione di questa nuova ala della National Gallery e di donare un cospicuo nucleo di capolavori al museo. Una storia di filantropismo e di amore per l’arte che ricorda quella raccontata fino a domenica 4 settembre dalla mostra Painters’ Paintings.

Jean-Baptiste-Camille Corot, L'Italienne, 1870 ca. - © The National Gallery, London

Jean-Baptiste-Camille Corot, L’Italienne, 1870 ca. – © The National Gallery, London

FREUD GUARDA COROT
Anne Robbins, curatrice del progetto, ha deciso di partire da un dipinto ben preciso: un intenso ritratto di donna di Camille Corot. In questo caso però la storia della pittura francese ottocentesca c’entra poco. Il motivo di tante attenzioni deriva dal fatto che per dieci anni la robusta figura femminile ha campeggiato sopra il caminetto di Lucian Freud.
Per un decennio il grande figurativista inglese avrebbe guardato alla forte matericità della donna di Corot come a una chiave per dare più senso alla sua tenace pennellata. Nel 2011 la National Gallery ha ricevuto l’opera per volere testamentario dell’artista appena scomparso.

Anthony van Dyck, Thomas Killigrew and William, Lord Crofts (?), 1638 - The Royal Collection Trust - © Her Majesty Queen Elizabeth II 2016

Anthony van Dyck, Thomas Killigrew and William, Lord Crofts (?), 1638 – The Royal Collection Trust – © Her Majesty Queen Elizabeth II 2016

COLLEZIONARE E SOSTENERE
Il museo diretto da Gabriele Finaldi conserva molte altre opere come questa, opere che gli artisti stessi hanno collezionato durante tutta la loro vita con più o meno grandi sacrifici e più o meno nobili intenti. Painters’ Painting approfondisce con stimolanti giustapposizioni tra opera eseguita e opera collezionata alcuni casi tra i più illustri. Il percorso inizia appunto con Lucian Freud e ripercorre a ritroso gli acquisti più importanti di Matisse, Degas, Leighton e Watts, Lawrence, Reynolds e van Dyck.
Non tutti i manuali raccontano di come Matisse e Picasso usassero spesso barattare le proprie creazioni l’uno con l’altro, o di come Degas, Matisse e lo stesso Freud conservassero e fossero profondamente suggestionati dai possenti nudi di Cézanne. Acquistare i lavori dei propri colleghi voleva dire a volte provvederne al sostentamento, come Degas avrebbe fatto con Gauguin e Sisley. Sir Lawrence da parte sua avrebbe raccolto qualcosa come 4.300 disegni antichi, compreso un monumentale cartone di Agostino Carracci per la Galleria Farnese, esposto ora a Londra.

Queste e molte altre “ossessioni” dei grandi maestri per i grandi maestri sono sicuramente un ottimo motivo per superare le folle londinesi e dirigersi alla Sainsbury Wing.

Francesca Coccolo

Londra // fino al 4 settembre 2016
Painters’ Paintings
a cura di Anne Robbins
THE NATIONAL GALLERY
Trafalgar Square
+44 (0)20 77472885
[email protected]
www.nationalgallery.org.uk

Artribune è anche su Whatsapp. È sufficiente cliccare qui per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati