Da Igor Eškinja a Yannis Bournias. A Milano

Spazio 22, Milano – fino al 12 settembre 2016. Le diverse unità della sede di viale Sabotino favoriscono l’incontro di due artisti, il sincretismo di due mostre personali che descrivono il paesaggio attraverso l’impressione della luce, secondo due opposte modalità di riscrittura e di rilettura. Tra i panneggi trasparenti dei quartieri dormitorio di Eškinja e le frontalità di Bournias.

DA EŠKINJA…
Federico Luger presenta e allestisce nella sala centrale di Spazio 22 Efemeropolis, la terza mostra personale del croato Igor Eškinja (Rijeka, 1975). Una terza evoluzione che segna una nuova svolta del pensiero formale dell’artista e un ulteriore passaggio dell’amicizia ultradecennale con il gallerista di origini venezuelane. La sua personale si presenta, al centro del percorso, come una linea spezzata aperta che, dal pavimento fino a un’altezza di due metri, trasferisce le fotografie di facciate di palazzi risalenti agli Anni Settanta su leggere cortine trasparenti. Le immagini degli edifici, da Rijeka a Parigi, catturate di notte, filtrano colori che sembrano tratti dallo spettro ultravioletto e rendono minimo il rapporto tra l’architettura d’interni e le facciate, catturate nel sonno, di architetture funzionaliste. Mentre, alle pareti, la grana della luce impressiona la cellulosa, sottolineando vuoti e pieni su carta.

Yannis Bournias – Disputed dialogue - installatio view at Galleria Pack, Milano 2016

Yannis Bournias – Disputed dialogue – installatio view at Galleria Pack, Milano 2016

A BOURNIAS
Nello spazio del caveau, invece, Giampaolo Abbondio, con Disputed Dialogue, presenta la prima mostra personale del fotografo Yannis Bournias (Atene, 1971). “Risulta evidente che l’uomo non smetterà mai di discutere, domandarsi, esplorare, porre questioni, litigare, creare dispute per comprendere e risolvere l’enigma della Vita”, scrive il fotografo presentando la serie di opere esposte. “Le rivelazioni che gli si possono mostrare e disvelare durante la ricerca sono imprevedibili e inconoscibili, ma il dialogo interiore, per quanto problematico e insopportabile, non è mai un vicolo cieco”.
Alle pareti otto fotografie mostrano i contrasti tra frontalità e circolarità dell’uomo, che a tratti indaga il paesaggio e a tratti viene reso invisibile da quel che lo circonda. Apparentemente distanti dalle ricerche di Bournias in mostra nel caveau, queste opere innescano con gli altri lavori dell’artista un dialogo costante.

Ginevra Bria

Milano // fino al 12 settembre 2016
Igor Eškinja – Efemeropolis
FLGALLERY
Viale Sabotino 22
02 36554554
[email protected]
www.flgallery.com

Yannis Bournias – Disputed dialogue
GALLERIA PACK
Viale Sabotino 22
02 36554554
[email protected]
www.galleriapack.com

MORE INFO:
http://www.artribune.com/dettaglio/evento/54429/igor-eskinja-efemeropolis/
http://www.artribune.com/dettaglio/evento/54430/yannis-bournias-disputed-dialogue/

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Ginevra Bria

Ginevra Bria

Ginevra Bria è critico d’arte e curatore di Isisuf – Istituto Internazionale di Studi sul Futurismo di Milano. È specializzata in arte contemporanea latinoamericana.

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