Street Art sui reattori di Chernobyl. L’artista Guido Van Helten omaggia il fotografo Igor Kostin

L’artista australiano completa un murale nel reattore numero 5 a 30 anni esattin dalla tragedia nucleare del 1986.

Guido Van Helten è passato anche da Roma, esattamente da Tor Marancia, dove grazie all’invito dell’associazione 999 contemporary ha potuto riempire la facciata di un palazzo con una foto di Francesco Paolo Michetti. Adesso è coinvolto nel progetto ArtUnitedUs, di Geo Leros, Iryna Kanishcheva, Waone Interesni Kazki, e Ilya Sagaidak, che si prospetta come il più grande evento globale di arte urbana mai realizzato. Oltre 200 gli artisti in giro per il mondo che ne prenderanno parte nei prossimi due anni, tracciando una storia contro la propaganda, la guerra, l’aggressione e la violenza.
A Van Helten è toccato il compito di ricordare la tragedia di Chernobyl del 1986: l’artista figurativo australiano ha ricreato il volto di una nota fotografia scattata dal fotoreporter Igor Kostin durante il disastro. Fu il primo sul luogo a documentare le conseguenze dell’esplosione e oggi i suoi scatti inquietanti sono il simbolo del pericolo nucleare.
Neanche il rischio radiazioni ferma il gruppo di attivisti convinti che “l’arte cambierà il mondo”, come dimostra il video registrato durante la realizzazione del murale sulle pareti della turbina poche settimane fa.

– Federica Polidoro

ArtUnitedUs

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Federica Polidoro

Federica Polidoro

Federica Polidoro si laurea in Studi Teorici Storici e Critici sul Cinema e gli Audiovisivi all'Università Roma Tre. Ha diretto per tre anni il Roma Tre Film Festival al Teatro Palladium, selezionando opere provenienti da quattro continenti, coinvolgendo Istituti di…

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