Milano Updates: E come di rigore arrivano i premi. Al “giovane” Francesco Jodice va il Rotary, Con Herno e Emergent vincono le gallerie spagnole ed inglesi. Molte menzioni d’onore

E come ogni fiera che si rispetti, i premi. Tre nella fattispecie quelli assegnati in occasione di miart in occasione della settimana dell’arte, con giurie d’eccellenza e menzioni d’onore. Arte e politica, impegno sociale e civile” è la narrazione che il Rotary Club di Milano richiede agli artisti per il suo “Premio Brera per l’Arte […]

E come ogni fiera che si rispetti, i premi. Tre nella fattispecie quelli assegnati in occasione di miart in occasione della settimana dell’arte, con giurie d’eccellenza e menzioni d’onore.
Arte e politica, impegno sociale e civile” è la narrazione che il Rotary Club di Milano richiede agli artisti per il suo “Premio Brera per l’Arte Contemporanea e i Giovani Artisti”. Su una shortlist di sette nomi, non tutti giovanissimi a dire il vero (Barbara Bloom (Galleria Raffaella Cortese- Milano), Damir Očko(Galleria Tiziana Di Caro – Napoli), Alicja Kwade (König Galerie – Berlino), Regina Josè Galindo(Prometeo Gallery – Milano/Lucca), Eugenio Miccini (Frittelli Arte Contemporanea – Firenze), Lawrence Abu Hamdan (Laveronica Arte Contemporanea – Modica), la spunta, per la settima edizione, il fotografo Francesco Jodice, classe 1967, presentato da Michela Rizzo di Venezia con il suo dittico del 2006 What We Want, Tulum Pueblo, M05AB. A deciderlo sono le curatrici Laura Cherubini e Cristiana Perrella e il docente Christian Marinotti. Per l’artista, acquisizione dell’opera per la collezione del costituendo MAC, Museo d’Arte Contemporanea di Milano.

TRA STORIA ED EMERGENTI
Si prosegue con il Premio di Herno spa, voluto dal brand di moda novarese, ormai appuntamento fisso della fiera milanese, che valorizza con questa iniziativa il concetto di display e di costruzione di una mostra, conferendo 10.000 euro al miglior progetto espositivo. Ad aggiudicarselo è la Galleria Wilkinson di Londra, nella nuova sezione Decades, per “la chiarezza, il rigore dell’allestimento dello stand”, con opere rare di Dara Birnbaum, Jimmy Desana, Derek Jarman, Joan Jonas e Laurie Simmons, in un percorso dedicato agli anni ’80.
A deciderlo, all’unanimità, la giuria composta da composta da Lionel Bovier, Direttore del MAMCO, Musée d’art moderne et contemporain di Ginevra, Anna Colin, Curatore Associato alla Fondation Galeries Lafayette di Parigi e Co-direttore della Open School East di Londra, Annie Fletcher, Curatore delle mostre al Van Abbemuseum di Eindhoven e Jens Hoffmann, Vice Direttore e Head of Exhibitions and Public Programs al Jewish Museum di New York. Menzione d’onore a Greene Naftali di New York, con Gedi Siboni e Zero…di Milano per la mostra di Pietro Roccasalva, entrambi nella sezione Established e alla Galleria Richard Saulton di Londra nella sezione Decades, con la ricerca sull’arte femminile degli anni ’70.
Chiude il cerchio il premio Emergent dell’omonima sezione, nata nel 2013 e curata da Nikola Dietrich, dentro la fiera, con l’intento di dare voce agli spazi di ricerca e che quest’anno viene conferito da Luis Silva, co-direttore della Kunsthalle di Lisbona, Polly Staple, direttore della Chisenhale Gallery di Londra, Mirjam Varadinis, curatore alla Kunsthaus, alla garcia galeria di Madrid. Il merito è quello di promuovere con grande impegno l’arte giovane, anche attraverso la mostra in fiera del danese Rasmus Nilausen e dello spagnolo Karlos Gil. E voi a chi avreste dato i tre premi?

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