Pittura 2.0. E una mostra di Rodney Graham a Monaco di Baviera

Monaco rappresenta una meta molto interessante per gli appassionati d'arte e di design, con il suo fittissimo calendario di mostre ed eventi. In questo periodo, ad esempio, c’è una gran bella mostra di pittura. E abbiamo anche scoperto una collezione molto speciale…

UNA COLLEZIONE PUBBLICA
Nascosta nella tranquilla zona a nord-est del fiume Isar troviamo la ricca collezione di Ingvild Goetz, custodita nell’architettura essenziale progettata dagli svizzeri Jacques Herzog e Pierre de Meuron. L’edificio è stato disegnato appositamente per presentare la collezione, spazi candidi e luminosi si alternano a sale oscurate e isolate per le installazioni audio e video, su una scala che permette un approccio molto intimo e personale alle opere stesse. Anche se l’edificio non è stato inteso come uno spazio espositivo pubblico, Ingvild Goetz ha rapidamente riconosciuto l’opportunità che le si offriva di presentare la collezione a un pubblico più ampio e variegato.  E così, quello che era nato come un museo privato è stato aperto al pubblico “su appuntamento” e, sin dalle prime mostre, è diventato una calamita per architetti, studenti di architettura, artisti, curatori, galleristi e appassionati d’arte.
Dopo aver chiuso la sua galleria Art in Progress, Goetz ha iniziato a collezionare opere dell’Arte Povera, pittori americani, britannici e cinesi, a partire dalla metà degli Anni Ottanta. Oggi la collezione racchiude 4.700 opere ed è stata donata recentemente alla città per rimanere accessibile al pubblico anche in futuro.
Fino al 23 aprile è in mostra l’opera dell’eclettico artista canadese Rodney Graham, che cattura i visitatori mescolando rigore concettuale e humour, il quotidiano e i miti del passato. Le citazioni sono molteplici e spaziano dall’arte alla letteratura, dalla filosofia alla musica.
La ricca sezione di media art è esposta, dalla primavera del 2011, alla Haus der Kunst. L’ultimo atto delle mostre legate alla collezione Goetz è The Cold Libido, che si è appena conclusa. Attraverso le opere di artisti quali Keren Cytter, Aïda Ruilova, Jeanne Faust, Annika Larsson e Shahryar Nashat, si sono trattate questioni come l’amore, il desiderio, la perdita, la paura, la violenza e la morte. Molti sono i riferimenti di genere come l’horror, il porno soft, il dramma, o il thriller, per mezzo dei quali gli artisti cercano di rompere la forma chiusa del film.

Städtische Galerie im Lenbachhaus, München

Städtische Galerie im Lenbachhaus, München

TRA ARTE MODERNA E CONTEMPORANEA
Attraversando l’Isar, altre due importanti collezioni diventate poi musei attraggono lo sguardo: il Museo Brandhorst e la Lenbachhaus, nel Kunstreal, il quartiere dei musei.
Dagli Anni Settanta, Udo e Annette Brandhorst hanno collezionato più di mille lavori dei protagonisti dell’arte moderna e contemporanea, poi donati alla città e conservati nell’edificio degli architetti Sauerbruch Hutton, basati a Berlino. La facciata si presenta come un quadro astratto e richiama l’attenzione alla funzione dell’edificio come un museo d’arte. Fino al 30 aprile è in calendario Pittura 2.0: Espressione nell’era dell’informazione, la prima mostra che racconta la storia del rapporto tra pittura e tecnologie dell’informazione in Europa e negli Stati Uniti a partire dagli Anni Sessanta. Il punto di partenza storico sono la Pop Art e il Nouveau Réalisme, la decontestualizzazione delle immagini commerciali precede l’avvento della digitalizzazione e di Internet di una trentina d’anni.
Le poco distanti Lenbachhaus e Kunstbau sono le sedi espositive del museo municipale di Monaco. La Lenbachhaus raccoglie, conserva e presenta l’arte del XIX secolo, le opere del gruppo Cavaliere Azzurro, la Nuova Oggettività, così come l’arte contemporanea internazionale. Attualmente si possono osservare i ritrovati capolavori di Kandinsky, Marc, Klee, Macke, fondatori del Blauer Reiter, dopo i lunghi tour nei musei di tutto il mondo, e l’interessante progetto Playback Room di Wolfgang Tillmans, in mostra fino al 24 aprile.  La musica è un’importante fonte di ispirazione per moltissimi autori visivi. L’artista tenta di ricostruire uno studio musicale all’interno del museo per immergere lo spettatore nel luogo in cui i musicisti trasformano in suono le loro good vibrations. Il progetto di Tillmans spera di avviare una discussione critica sulla difficoltà di riprodurre fedelmente uno studio musicale nelle sale di un museo.

The Architecture of Urban Think Tank © U TT - photo Daniel Schwartz

The Architecture of Urban Think Tank © U TT – photo Daniel Schwartz

ARCHITETTURA E DESIGN IN PINACOTECA
Di fronte al Museo Brandhorst c’è la Pinakothek der Moderne che, oltre alla ricca collezione di capolavori dell’arte moderna, presenta interessanti mostre di architettura e design come l’appena conclusa SÍ / NO del collettivo interdisciplinare Urban-Think Tank, che indaga nuove soluzioni urbanistiche sostenibili nelle aeree depresse delle megalopoli di tutto il mondo. The Good, The Bad, The Ugly è il titolo ammiccante della personale del designer di fama internazionale Kostantin Grcic, che espone, fino al 18 settembre, alcuni dei suoi cavalli di battaglia quali la sedia Chair One, realizzata per l’azienda Magis.
Durante tutta l’ultima settima di febbraio si sono susseguite mostre, workshop e simposi legati alla Creative Business Week. Il tema di questa edizione è stato Design Connects Visions For Economy e il programma è ruotato intorno alla sostenibilità di prodotti e servizi. Dimostrando che il collegamento tra il design e l’economia è la chiave per trasformare le visioni delle aziende in realtà.

Giorgia Losio

Monaco // fino al 23 aprile 2016
Rodney Graham
SAMMLUNG GOETZ
Oberföhringer Straße 103
www.sammlung-goetz.de/en

Monaco // fino al 30 aprile 2016
Painting 2.0: expression in the information age
MUSEUM BRANDHORST
Theresienstraße 35a
www.museum-brandhorst.de/en.html

Monaco // fino al 24 aprile 2016
Playback Room. A room for studio music
STÄDTISCHE GALERIE IM LENBACHHAUS
Luisenstraße 33
www.lenbachhaus.de

Monaco // fino al 18 settembre 2016
Konstantin Grcic – The Good, The Bad, The Ugly
PINAKOTHEK DER MODERNE
Barer Straße 40
www.pinakothek.de/pinakothek-der-moderne/

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Giorgia Losio

Giorgia Losio

Giorgia Losio, nata a Milano, è storica dell’arte e appassionata di design. Ha studiato storia dell’arte presso l’Università degli Studi di Milano e si è specializzata in storia e critica dell’arte contemporanea all’Université Sorbonne Paris-IV e in museologia e museografia…

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