Che succede se il Grand Palais chiude per restauro? A Parigi si parla di un fermo di un paio d’anni e 393 milioni di euro di spesa. E la Fiac cerca casa

Nuovo progetto di restauro nel 2019 per il Grand Palais di Parigi, una delle strutture culturali più grandi del mondo. Situato nel cuore di Parigi, sull’Avenue degli Champs-èlysèes, vanta ben 72mila metri quadrati di superficie e 2 milioni di visitatori all’anno. Per far fronte ai numerosi interventi di ristrutturazione previsti, la sede espositiva dovrà rimanere […]

Nuovo progetto di restauro nel 2019 per il Grand Palais di Parigi, una delle strutture culturali più grandi del mondo. Situato nel cuore di Parigi, sull’Avenue degli Champs-èlysèes, vanta ben 72mila metri quadrati di superficie e 2 milioni di visitatori all’anno. Per far fronte ai numerosi interventi di ristrutturazione previsti, la sede espositiva dovrà rimanere chiusa per almeno due anni. La notizia suscita timori e perplessità e nel pubblico e in Jean Paul Cluzel, attuale presidente amministrativo, dal momento che i precedenti interventi di recupero edilizio hanno avuto durate anche decennali: il più importante fu quello del 1993 durato fino al 2005. In dicembre Cluzel ha comunicato che occorreranno approssimativamente 393 milioni di euro, circa un terzo dei quali saranno spesi per il ripristino della sala espositiva. Inoltre, il ministero della cultura provvederà a stanziare 116 milioni di euro, mentre la banca statale Caisse des Dèpots et Consignations potrebbe devolvere altri 150 milioni.

PROBLEMI DI SEDE ANCHE PER MONUMENTA E PARIS PHOTO
Per il resto si spera che il presidente Francois Hollande consideri l’idea di inserire l’opera di restauro nel progetto Grand Parìs, un’iniziativa di sviluppo urbano finanziata in parte dalle autorità governative locali e in parte dai privati. Per Cluzel sarà possibile ottenere altri fondi utilizzando le dodici gallerie intorno alla navata e al Salon d’Honneur del Grand Palais in maniera indipendente, aumentando il numero di spazi espositivi a noleggio. Una portavoce della Reunion des musèes nationaux ha sottolineato che “la ristrutturazione del GP dovrà ottenere l’approvazione del governo”. Ma la data d’inizio della risistemazione della sede storica dipenderà molto anche dalla possibilità per Parigi di ospitare i giochi olimpici del 2024. Nel frattempo sorge spontanea la domanda sul destino di storici eventi espositivi da anni ospiti del Grand Palais, come Monumenta, Fiac e Paris Photo; anche se per quest’anno è salva la settima edizione di Monumenta, che si terrà tra maggio e giugno, a cura di Huang Yong Ping, ci si chiede per quanto tempo gli importanti eventi rimarranno senza un tetto.

Federica Chiantia, Giada Lanzillotta, Flavia Gaia Palmieri

Questo articolo è anche un’esercitazione degli studenti del Corso di laurea magistrale in Arti, Patrimoni e Mercati dell’Università IULM

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