Lanciarsi nel vuoto, da un capolavoro dell’architettura. È progettato da Zaha Hadid il trampolino di Innsbruck che ospita il mondiale di salto con gli sci

Quando Zaha Hadid mise mano e ingegno su un trampolino da salto con gli sci (struttura originaria del 1927) ne derivò qualcosa di mai visto né immaginato. Pure la fruibilità prospettica della disciplina sportiva ne subì le conseguenze, impareggiabilmente in meglio. Edificato e inaugurato nel 2001 a Innsbruck, capoluogo del Tirolo, prima di allora tutti […]

Quando Zaha Hadid mise mano e ingegno su un trampolino da salto con gli sci (struttura originaria del 1927) ne derivò qualcosa di mai visto né immaginato. Pure la fruibilità prospettica della disciplina sportiva ne subì le conseguenze, impareggiabilmente in meglio. Edificato e inaugurato nel 2001 a Innsbruck, capoluogo del Tirolo, prima di allora tutti i trampolini da sci erano – e forse sono rimasti – semplicemente un ripidissimo nastro di cemento, opportunamente innevato, con alla sommità una nuda piattaforma di pochi metri quadrati, usata unicamente come postazione transitoria per quei temerari che da lassù partono per prendere slancio, spiccare il volo e… in bocca al lupo. Giù in fondo, gli spettatori al margine della pista d’atterraggio. La Hadid, anglo-irachena, classe 1950, laurea in matematica, poi in architettura, ha realizzato il “suo” trampolino, il Bergisel-Schanze, riuscendo a fondere in una slanciatissima forma sculturale, dinamica e originalissima, una struttura sportiva altamente specializzata, trasformando finalmente la sommità in un capiente spazio aperto al pubblico, ovviamente panoramico e vertiginoso, adibito a caffè-ristorante.

UNA GRANDE VETRATA INCLINATA SIMILE A QUELLA DEL MAXXI
Era l’uovo di Colombo, questa soluzione? Forse. Però la forma è d’autore e l’effetto da lassù è unico, grazie anche alla posizione paesaggistica, con una successione visiva di fondali che non si ferma sulla pista di atterraggio degli atleti, ma sorvola a strapiombo il centro di Innsbruck, chiudendosi sul massiccio montuoso a nord della città. Connotato di spicco del trampolino è la grande vetrata inclinata, simile, e all’incirca coeva in fase progettuale, di quella del Maxxi di Roma, che però fu inaugurato nel 2010. Stesso progettista ovviamente, ma il paragone è improponibile. Il lato sportivo: quella del Bergisel – 2 e 3 gennaio – è tradizionalmente la terza tappa del prestigioso Torneo dei Quattro Trampolini, con i fuoriclasse di tutto il mondo. Oggi alla 64ª edizione, come sempre a cavallo di capodanno, nel giro di nove giorni si sposta nella regione alpina tra Baviera e Tirolo con tappe a Obersdorf (D), Garmisch-Partenkirchen (D), Innsbruck (A), Bischofshofen (A).

– Franco Veremondi

 

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Franco Veremondi

Franco Veremondi

Nato a Perugia, residente a Roma; da alcuni anni vive prevalentemente a Vienna. Ha studiato giurisprudenza, quindi filosofia con indirizzo estetico e ha poi conseguito un perfezionamento in Teoretica (filosofia del tempo) presso l’Università Roma Tre. È giornalista pubblicista dal…

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