50 sfumature di blu. Ad Acri

MACA, Acri – fino al 25 ottobre 2015. È il colore che ha la storia più complessa e avvincente. È il blu. E nel Novecento il suo fascino non è scemato, anzi. Complice quella tonalità che si inventò Yves Klein.

UNA NUVOLA DI PALLONCINI
Successo di presenze per la rassegna di respiro internazionale in scena al MACA – Museo d’Arte Contemporanea di Acri …nel Blu dipinto di Blu… da Yves Klein, la magia di un colore nell’Arte Contemporanea, inserita anche nel programma di eventi dell’11esima Giornata del Contemporaneo promossa da AMACI, che si svolge proprio oggi, sabato 10 ottobre.
Una mostra inaugurata a fine giugno con una nuvola di palloncini blu, in omaggio a Yves Klein e alla sua “scultura aerostatica”, rievocando così quel lancio storico di 1.001 palloncini blu liberati nel cielo della Ville Lumière in occasione dell’esposizione dei suoi celebri monocromi presso la Galleria di Iris Clert (era il 1957).

Venus Blue, Omaggio ad Yves Klein

Venus Blue, Omaggio ad Yves Klein

YVES KLEIN, IL PAPÀ DEL BLU PIÙ CELEBRE DEL NOVECENTO
Come ideale padrino del progetto è stato infatti eletto il geniale artista francese, annoverato tra i fondatori del Nouveau Réalisme, che deve la sua fortuna a un pigmento molto simile all’oltremare, da lui stesso definito “la più perfetta espressione del blu”, risultato di una prodigiosa attitudine sperimentale (di “un percorso verso l’immateriale”, usando ancora le sue parole), arrivando a brevettarlo nel 1956 con il nome di International Klein Blue (IKB).
È il suo colore simbolo, regale e spirituale, intenso, magnetico, a fungere da trait d’union per un nucleo di oltre 50 opere, sì da imprimere all’allestimento l’effetto dei fondali marini che, dalle sale del Piano Nobile di Palazzo Sanseverino-Falcone, sede del MACA, si dilata, accompagnando il visitatore in un’altra dimensione, sulle note di una celebre aria di Modugno (da cui prende il titolo la mostra) o di una rapsodia, “in blu”.
Per il curatore Francesco Poli, il percorso espositivo si sviluppa “con la massima fluidità, senza schemi cronologici o tematici rigidi, attraverso una libera ma ben calibrata strategia di installazione spaziale delle opere. In questo modo si è voluto dar vita a un’atmosfera vibrante e suggestiva, generata dall’energia estetica del blu, tale da coinvolgere e far risuonare tutta la dimensione ambientale come una sorta di variegata sinfonia cromatica”.

Ben Vautier, défendre l'indéfendable

Ben Vautier, défendre l’indéfendable

UNA SCHIERA OLTREMARE
Sono presenti capolavori di maestri del secondo dopoguerra come Lucio Fontana (Attesa, il telefono è rotto…, 1968), Daniel Spoerri (Tableau piège action 8, 1972), Raymond Hains, César, Mimmo Rotella, e ancora, di esponenti del gruppo CoBrA quali Pierre Alechinsky e Bengt Lindström, di Francesco Guerrieri e Lia Drei per il Gruppo P, seguiti da altri lavori di Cesare Berlingeri, Jacques Toussaint, Ben Vautier, Mimmo Paladino, Silvio Vigliaturo, Jan Fabre, o declinati in chiave futurista (Luigi Russolo), optical (come nel caso di Victor Vasarely), informale (Hans Hartung), Pop Art (Tano Festa e Mario Schifano), fino alle nuove generazioni di artisti (tra gli altri, Salvatore Astore, Nicola Bolla, Mimmo Borrelli, Giuseppe Lo Schiavo, Cracking Art Group).
A corredo, una sezione multimediale, con documenti d’archivio e filmati d’epoca, come la memorabile performance pittorica Anthropométrie di Klein, datata 1960.

Domenico Carelli

Acri // fino al 25 ottobre 2015
Da Yves Klein. Nel blu (han) dipinto di blu…
a cura di Francesco Poli
MACA
Piazza Giovanni Falcone 1
[email protected]
www.museomaca.it

MORE INFO:
http://www.artribune.com/dettaglio/evento/46266/da-yves-klein-nel-blu-han-dipinto-di-blu/

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