Codice Italia Academy, Andrea Aquilanti. Frammenti da un workshop sul Disegno

Maestri ed allievi. Un confronto generazionale che parte dalla tradizione per capire il contemporaneo. Proseguono i workshop del Padiglione Italia alla Biennale di Venezia, rivolti agli studenti delle Accademie di Belle Arti. Il penultimo, incentrato sul disegno, era condotto da Andrea Aquilanti...

Dopo la pittura, la scultura e il cinema, è il disegno ad avere funzionato come tema guida e come pratica creativo-meditativa, per alcuni studenti delle Accademie di Belle Arti d’Italia. Tutti giovanissimi, scelti di volta in volta per prendere parte ai workshop del Padiglione Italia, nell’ambito della 56° Biennale di Venezia. Il penultimo laboratorio, dal titolo “Ridisegnato” (15-17 ottobre 2015), era condotto da Andrea Aquilanti, uno degli artisti invitati dal curatore, Vincenzo Trione. Codice Italia, dunque, si è sdoppiato in questi mesi nella forma di mostra istituzionale e di art academy, trasferendo pratiche, saperi e prospettive – quelli di cinque maestri – dallo spazio della visione a quello dell’apprendimento. L’idea di Storia e di Memoria, alla base del progetto di Trione, vive così anche nell’idea di trasferimento della conoscenza e di evoluzione generazionale.

Andrea Aquilanti, Veduta del tevere e di Castel Sant'Angelo

Andrea Aquilanti, Veduta del tevere e di Castel Sant’Angelo

Aquilanti, per questa esperienza da tutor, si è concentrato sul concetto di “luogo”, scegliendo Mestre come territorio da far esplorare, reinventare e ‘ridisegnare’ agli studenti. Sono così venuti fuori lavori disparati, tra manualità e concetto, in cui il disegno resta traccia prioritaria, strutturale. Sul fondo, ancora una volta, un’idea possibile d’italianità, espressa attraverso i codici dell’arte. La stessa che Codice Italia ha provato a mettere in rilievo a Venezia attraverso 15 artisti. Di loro Aquilanti dice: “Essere italiani aiuta. Tutti loro hanno una dimensione, chi più chi meno, sulla Storia: la sentono molto, la percepiscono. È proprio un problema di linguaggio. Si puo’ parlare di ’senso italiano’ in questa chiave: c’è una lingua che si parla. E ogni lingua è un patrimonio. Il nostro è un patrimonio meraviglioso, fatto di arte, di immagini, di storia: sono fantasmi, chiamali come vuoi, però molto potenti”.

Helga Marsala

Artribune è anche su Whatsapp. È sufficiente cliccare qui per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati

Helga Marsala

Helga Marsala

Helga Marsala è critica d’arte, giornalista, editorialista culturale e curatrice. Ha innsegnato all’Accademia di Belle Arti di Palermo e di Roma (dove è stata anche responsabile dell’ufficio comunicazione). Collaboratrice da vent’anni anni di testate nazionali di settore, ha lavorato a…

Scopri di più