Prato ancora orfana di un centro per l’arte contemporanea? Il Pecci risponde con un grande Forum al via il prossimo weekend: e con i giovani curatori di TU35. Ecco tutte le foto

Mentre cresce l’attesa per la sua riapertura in veste “espansa”, il Centro Luigi Pecci di Prato risponde implicitamente a chi ne ha criticato ritardi ed eccessi. Maturano proprio in questi giorni, infatti, due progetti che ne testimoniano l’impegno vitale e aperto, che abbina le ampie prospettive del contemporaneo in Italia a un’analisi puntuale e dettagliata […]

Mentre cresce l’attesa per la sua riapertura in veste “espansa”, il Centro Luigi Pecci di Prato risponde implicitamente a chi ne ha criticato ritardi ed eccessi. Maturano proprio in questi giorni, infatti, due progetti che ne testimoniano l’impegno vitale e aperto, che abbina le ampie prospettive del contemporaneo in Italia a un’analisi puntuale e dettagliata del tessuto provinciale toscano. È quindi fissato a venerdì 25 settembre l’avvio del Forum dell’arte contemporanea italiana, una tre giorni dedicata agli argomenti “caldi” del sistema-arte in Italia: dalle lacune del sistema educativo alle inadeguatezze sul piano sociale, economico e strutturale, nel tentativo di convogliare una nuova consapevolezza verso i cambiamenti in atto nella cultura globale. Ricchissimo il programma (e non privo di spigolosità); di sicuro valore il comitato promotore (composto da Ilaria Bonacossa, Anna Daneri, Cesare Pietroiusti, Pierluigi Sacco e Fabio Cavallucci): Artribune non mancherà di analizzarlo presto nei più minimi dettagli.
Nel frattempo, nella serata di giovedì 17 settembre, è giunto al suo apice l’altro progetto promosso dal Centro per l’Arte Contemporanea pratese. TU35 si presenta come un tentativo di mappatura della giovane arte in Toscana. Un progetto sviluppato rigorosamente “dal basso”, in collaborazione con Officina Giovani di Prato. Alla base, è stata infatti una open call rivolta ai giovani curatori provenienti dalle dieci province toscane: dopo una selezione delle proposte, i curatori sono stati affiancati da “tutor” come Giacomo Bazzani, Lorenzo Bruni, Pietro Gaglianò e Alessandra Poggianti, per dar vita a una serie di mostre focalizzate sui singoli ambiti provinciali. Dopo i focus (tutti ospitati da Officina Giovani) dedicati a Pistoia, Firenze, Siena, Pisa, Livorno e Massa Carrara, è giunta ora la volta della stessa Prato, con un team di curatori composto da Laura Capuozzo, Alessandro Gallicchio, Margherita Nuti e Stefania Rinaldi, affiancati da Matteo Innocenti.
Gli artisti selezionati (con l’intento di offrire un’interpretazione in Tempo reale della complessa situazione pratese), sono stati Gea Brown, Federica Gonnelli, Emma Grosbois e Chiara Bettazzi, Jacopo Jenna, Vanni Meozzi, Moallaseconda, Pattern Nostrum, Silvia Paci, Marco Smacchia, Lir Tasho, Virginia Tozzi, Massimiliano Turco e Virginia Zanetti. E a confermare la vitalità di una Prato affatto orfana di un “centro per l’arte contemporanea”, la serata di giovedì 17 settembre è stata anche segnata dall’inaugurazione in doppia sede (Galleria Die Mauer e Artforms) della mostra Gianfranco Chiavacci | François Morellet: rigorosi, rigolards…, curata proprio da uno degli “under 35” di TU35, Alessandro Gallicchio. Tutte le immagini della serata nell’immancabile fotogallery.

– Simone Rebora

http://www.forumartecontemporanea.it
http://tu-35.tumblr.com

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Simone Rebora

Simone Rebora

Laureatosi in Ingegneria Elettronica dopo una gioventù di stenti, Simone capisce che non è questa la sua strada: lascia Torino e si dedica con passione allo studio della letteratura. Novello bohémien, s’iscrive così alla Facoltà di Lettere a Firenze, si…

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