I paesaggi chimici di Tony Fiorentino trionfano al Talent Prize 2015. L’artista pugliese vince il primo premio del contest promosso da Inside Art

Annunciato il nome del vincitore del Talent Prize 2015. Ad accaparrarsi i 10mila euro messi in palio dall’ottava edizione del contest di Inside Art è stato Tony Fiorentino, artista di Barletta, classe 1987, con varie esperienze all’attivo in contesti di qualità, dalla Fondazione Sandretto alla Fondazione Ratti. Fiorentino era in concorso con la scultura Dominium […]

Annunciato il nome del vincitore del Talent Prize 2015. Ad accaparrarsi i 10mila euro messi in palio dall’ottava edizione del contest di Inside Art è stato Tony Fiorentino, artista di Barletta, classe 1987, con varie esperienze all’attivo in contesti di qualità, dalla Fondazione Sandretto alla Fondazione Ratti. Fiorentino era in concorso con la scultura Dominium Melancholiae, creatura viva immersa in una teca colma d’acqua distillata ed acetato di piombo: l’opera è un oscuro paesaggio informe, generato grazie all’azione del liquido su una lastra di zinco, grande quanto la celebre Melancolia I di Albrecht Dürer. Lavorata ed alterata da diversi artisti, la lastra è un oggetto evocativo e insieme ambiguo, soggetto a una modificazione radicale: le ramificazioni pesanti, simili a una vegetazione fantastica, sono l’incredibile degenerazione chimica originata da un processo ininterrotto, di morfogenesi e di consunzione.
Oltre al vincitore sono stati proclamati anche i nove finalisti che prenderanno parte alla collettiva finale, in programma dal 16 al 29 novembre al museo Pietro Canonica di Roma: Alessandro Dandini de Sylva, Matteo Nasini, Eva Frapiccini, Marco Strappato, Fabio Barile, Matteo Berra, Michele Spanghero, Tommaso Spazzini Villa, Valentina Ornaghi & Claudio Prestinari.

Dominium Melancholiae, 2014, cm 154 x 55 x 5 - Veduta dell’installazione al Centro di Arte Contemporanea Villa Arson, Nizza - dettaglio

Dominium Melancholiae, 2014, cm 154 x 55 x 5 – Veduta dell’installazione al Centro di Arte Contemporanea Villa Arson, Nizza – dettaglio

In giuria, oltre al padrone di casa, l’editore Guido Talarico, c’erano Marcello Smarrelli, direttore artistico della Fondazione Ermanno Casoli, Alberto Fiz, direttore del Marca, Anna d’Amelio Carbone, direttrice della Fondazione Memmo contemporanea, Federica Pirani, direttrice del Macro, Ludovico Pratesi, direttore del Centro Arti visive Pescheria di Pesaro, Anna Mattirolo, direttrice MAXXI Arte e Patrizia Sandretto Re Rebaudengo, presidente Fondazione Sandretto Re Rebaudengo.
Il vincitore, accanto al premio in denaro e alla mostra capitolina, si aggiudica la partecipazione a una seconda esposizione, organizzata a settembre del 2017dal Comune di Lille, in Francia, con gli artisti  in residenza quest’anno a Roma presso l’atelier Wicar.

– Helga Marsala

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Helga Marsala

Helga Marsala

Helga Marsala è critica d’arte, giornalista, editorialista culturale e curatrice. Ha innsegnato all’Accademia di Belle Arti di Palermo e di Roma (dove è stata anche responsabile dell’ufficio comunicazione). Collaboratrice da vent’anni anni di testate nazionali di settore, ha lavorato a…

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