Franco Mussida a Lugano, fra musica, pittura e parole. Esperienza immersiva e meditativa con l’installazione “Suono di Sole”. Ecco le immagini

“La memoria affettiva può essere immaginata come una finissima, vitale ed invisibile pellicola vibrante. Su di lei si posano la Musica e i suoni, che al suo contatto muoiono per rinascere inudibili sotto forma di immagini e colori emotivi: paesaggi sacri di una dimensione invisibile che completa il reale“. In questa breve analisi della sostanza […]

La memoria affettiva può essere immaginata come una finissima, vitale ed invisibile pellicola vibrante. Su di lei si posano la Musica e i suoni, che al suo contatto muoiono per rinascere inudibili sotto forma di immagini e colori emotivi: paesaggi sacri di una dimensione invisibile che completa il reale“. In questa breve analisi della sostanza sonora, e della sua reazione con gli equilibri del cosmo e dell’Io, ci sono giù la misura e l’impronta della sensibilità creativa di Franco Mussida, musicista e compositore, fondatore della storica band PFM, da anni dedito a una parallela attività di artista, sempre a cavallo tra musica, immagine, scultura, filosofia. Un approccio pieno di richiami alla spiritualità, ai simboli archetipi, ai movimenti interiori accordati con quelli dei cieli. Col suono che resta, concettualmente e fisicamente, una traccia di questo ponte disteso tra il visibile e l’invisibile.
Mussida inaugura ora “Suono di Sole”, un’installazione ospitata presso lo spazio Splash & SPA Tamaro, a Rivera Monteceneri, Lugano. Il cuore del lavoro è una una sorta di tempio laico della musica, una cupola in cui sostare supini, godendosi una composizione corale formata da sette vocali che dividono la giornata in sette parti, dall’alba fino a notte fonda. Il suono fluisce, insieme al tempo cronologico, non essendo mai uguale a se stesso e accordandosi ai timbri della luce, dello spazio, della natura stessa. Il tappeto perenne di voci, registrate con tecnologie d’avanguardia, sostiene l’ascolto e lo accompagna, dolcemente, in un flusso armonico scandito da minimi passaggi. Ad accompagnare il lavoro anche sette dipinti su tavola e un racconto trascritto su una delle pareti che conducono verso la cupola.

Helga Marsala

 

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Helga Marsala

Helga Marsala

Helga Marsala è critica d’arte, giornalista, editorialista culturale e curatrice. Ha innsegnato all’Accademia di Belle Arti di Palermo e di Roma (dove è stata anche responsabile dell’ufficio comunicazione). Collaboratrice da vent’anni anni di testate nazionali di settore, ha lavorato a…

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