A Castelbuono. Con Seb Patane e Luca Trevisani

Tutto accade mentre i ferri del palco e i magneti del sound system insinuano la piazza raccolta nel primo giro di mura del Castello dei Ventimiglia e mentre centinaia di ragazze e ragazzi saturano di zaini e sacchi a pelo case e campeggi del piccolo borgo delle Madonie. Il programma estivo del museo si intreccia con la fibra indie dell’Ypsigrock Festival, alla 19esima edizione. Fuori, la musica di Metronomy, Temples e Notwist, le luci del palco interferiscono coi video d’artista proiettati in faccia al castello. Dentro, le opere di Seb Patane (Catania, 1970; vive a Londra) e Luca Trevisani (Verona, 1979; vive a Berlino) esprimono una chiara visione riflessiva e politica al contempo.

Luca Trevisani, As though repetition can legitimize the act (particolare), 2015 – photo Roberto Panucci

Il lavoro di Trevisani, esposto nella sala San Giorgio, oltre il cortile interno dell’antica residenza militare, è un attento concerto alchemico sospeso tra cultura romantica, world, techno e hippie. Presso le ex scuderie, Patane orchestra i tanti media di un’antropologia trasversale, morbida e liturgica. Se l’immaginario è collettivo, la rivoluzione non può che essere interiore e dimentica. Da studiare i cataloghi tascabili delle mostre puntualmente editi Kalós, prova dello spessore scientifico e del rigore archivistico che da tempo impegna il museo.

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Luca Labanca

Castelbuono // fino all’8 novembre 2015

Seb Patane – As Unreal as Everything Else
Luca Trevisani – Grand Hotel et des Palmes 

a cura di Laura Barreca e Valentina Bruschi 

Catalogo Kalòs

MUSEO CIVICO 

Piazza Castello

0921 677126
[email protected]
www.museocivico.eu

MORE INFO:
http://www.artribune.com/dettaglio/evento/47076/seb-patane-luca-trevisani/

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