Ferragosto al museo. Ecco tutte le collezioni pubbliche e private e le mostre che per la festività restano visitabili: a Torino si entra ovunque con 1 euro

Domanda ricorrente, in queste ore: cosa si fa a Ferragosto? Ricorrente fra i tantissimi turisti – in aumento, dicono le prime statistiche – che hanno scelto il Belpaese per le proprie vacanze, spesso costretti a scegliere fra diverse ammalianti opzioni; ma ricorrente anche fra chi le vacanze proprio non le fa, o sceglie di non […]

Domanda ricorrente, in queste ore: cosa si fa a Ferragosto? Ricorrente fra i tantissimi turisti – in aumento, dicono le prime statistiche – che hanno scelto il Belpaese per le proprie vacanze, spesso costretti a scegliere fra diverse ammalianti opzioni; ma ricorrente anche fra chi le vacanze proprio non le fa, o sceglie di non farle in agosto, e magari però non vuole starsene in casa per la solita interminabile tavolata. Già, perché dal Nord al Sud del Paese le possibilità, anche per i lettori di Artribune, quindi presumibilmente sensibili a questioni artistiche o comunque culturali, sono tante, ogni anno sempre di più.
Normale orario di apertura dei giorni festivi, per esempio, per i musei di Firenze, con qualche eccezione, come quelle della Galleria degli Uffizi, della Galleria dell’Accademia e del Museo Nazionale del Bargello, che proprio sabato 15 agosto saranno visitabili fino alle 23. Apertura a pieno regime anche per i musei del complesso di Palazzo Pitti: la Galleria Palatina, la Galleria d’arte moderna, così come il Museo degli Argenti, la Galleria del Costume e il Museo delle porcellane saranno visitabili sia sabato sia domenica dalle 8.15 alle 18.30, mentre il Giardino di Boboli proseguirà l’apertura fino alle 19.30. Chi festeggia il Ferragosto in maniera più radicale è Torino, dove la Fondazione Torino Musei offre l’ingresso al prezzo simbolico di 1 euro alle collezioni e mostre di Palazzo Madama, GAM, MAO e alla Rocca del Borgo Medievale.
Festa dell’Assunzione ricca di arte, musica, cinema, spettacoli e iniziative anche a Roma, tra mostre, arene, jazz e teatro, con le strutture culturali sempre aperte con orari invariati. E con il cibo protagonista di tre grandi mostre in corso: Nutrire l’Impero. Storie di alimentazione da Roma e Pompei (Museo dell’Ara Pacis), Buono da guardare: cibo, arte e ritualità nelle fotografie di Mario Carbone (Museo di Roma in Trastevere) e L’eleganza del cibo. Tales about food and fashion (Mercati di Traiano). Le Scuderie del Quirinale, con la mostra Arte della Civiltà Islamica. La Collezione al-Sabah, Kuwait, e il Palazzo delle Esposizioni, con l’esposizione David LaChapelle, dopo il Diluvio, apriranno i battenti dalle ore 12 alle 23 anche il giorno di Ferragosto. Orari invariati anche al Maxxi, con il suo ricchissimo palinsesto di eventi e mostre, dai neon fluorescenti di Maurizio Nannucci ai paesaggi e le città del mondo nelle foto di Olivo Barbieri, i monumenti agli scomparsi di Lara Favaretto, il progetto per Expo Osaka ’70 di Maurizio Sacripanti, la dimensione sociale del cibo in Food dal cucchiaio al mondo, i progetti finalisti di YAP 2015 (Young Architects Program).

Arts & Foods. Rituali dal 1851 – veduta della mostra presso la Triennale, Milano 2015

Arts & Foods. Rituali dal 1851 – veduta della mostra presso la Triennale, Milano 2015

Anche Milano ha il suo programma ferragostano, guidato ovviamente dall’Expo in pieno svolgimento fino a ottobre. La Triennale e il Triennale Design Museum, per esempio, restano aperti per tutto il mese di agosto, anche il giorno di Ferragosto dalle 10 alle 23, con la mostra Arts & Foods. Rituali dal 1851, unico padiglione di Expo Milano 2015 in città, e l’ottava edizione del Triennale Design Museum, Cucine & Ultracorpi a cura di Germano Celant. Non poteva essere da meno Venezia, dove è la Biennale Arte a guidare l’offerta artistica, che comunque vede la Fondazione Musei Civici aprire le porte dei suoi musei anche a Ferragosto, tra mostre temporanee e collezioni permanenti. Un’occasione unica per riscoprire anche quelle sedi recentemente oggetto di un radicale intervento: il restyling del Museo del Vetro di Murano e l’apertura a Palazzo Mocenigo di una Sala Multimediale, di un Laboratorio del Profumo e di una White Room – in cui è ospitata l’installazione multisensoriale The Rape of Venice di Andrea Morucchio.

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