Ecco tutte le opere premiate a Livorno nelle sei sezioni del Combat Prize 2015. Secondo voi chi meriterebbe di essere il vincitore assoluto?

“Per l’abilità nel creare un’immagine pittorica che ha per soggetto l’ambito artistico e la storia della pittura, manifestando il valore concettuale della pittura del nostro tempo”. Con queste parole – dalla sintassi un pochino zoppicante, va detto – la giuria del Combat Prize 2015 ha motivato la scelta di Egle Karpaviciute come vincitore della sezione Pittura, con l’opera “Story […]

Per l’abilità nel creare un’immagine pittorica che ha per soggetto l’ambito artistico e la storia della pittura, manifestando il valore concettuale della pittura del nostro tempo”. Con queste parole – dalla sintassi un pochino zoppicante, va detto – la giuria del Combat Prize 2015 ha motivato la scelta di Egle Karpaviciute come vincitore della sezione Pittura, con l’opera “Story for the Painting I”. La cerimonia conclusiva della sesta edizione del premio si è tenuta nella cornice della Sala degli Specchi del Museo Giovanni Fattori di Livorno, con la giuria composta da Patrizia Sandretto Re Rebaudengo, Fabio Cavallucci, Francesca Baboni, Andrea Bruciati, Stefano Taddei e Roberta Valtorta.
Per la sezione Fotografia la giuria ha decretato vincitrice Rachele Maistrello con l’opera “Senza Titolo” per “aver risolto il tema del rapporto tra le persone e tra le persone e l’ambiente vissuto lavorando sulla coincidenza visiva tra lo spazio tridimensionale e la superficie dell’immagine, quasi ai confini con l’illusione ottica, che diviene occasione per discutere la possibilità stessa di dare rappresentazione alle relazioni umane”.
Per la sezione Grafica è risultato vincitore Michael Hirschbichler con l’opera “Slaughterhouse Complex”, per la Scultura/Installazione Samuele Cherubini con l’opera “Pimp”, nella sezione Video premio a Daniel Nicolae Djamo con l’opera “Territorial marking”. Tre i premi speciali, che mettevano in palio residenze d’artista in altrettanti centri europei: i vincitori sono Guglielmo Castelli per Berlino, Shirin Salehi per Firenze, Alessio Zemoz per Livorno. La Giuria Popolare ha infine decretato come vincitore Juan Eugenio Ochoa con l’opera “Lirica-Analitica”.

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Massimo Mattioli

Massimo Mattioli

É nato a Todi (Pg). Laureato in Storia dell'Arte Contemporanea all’Università di Perugia, fra il 1993 e il 1994 ha lavorato a Torino come redattore de “Il Giornale dell'Arte”. Nel 2005 ha pubblicato per Silvia Editrice il libro “Rigando dritto.…

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