Bridge art, arte e dialogo interculturale a Expo. Al Cluster Bio Mediterraneo il progetto di residenze d’artista in Sicilia: in partnership con Scatolabianca

ARTE CONTEMPORANEA AL CLUSTER BIO MEDITERRANEO DI EXPO Accanto al grande albero della vita simbolo dell’Expo 2015, alcune strutture circondano la piazza semicoperta a vela; il pavimento, di differenti tonalità d’azzurro, richiama le sfumature del mare che abbraccia tre continenti. È il Cluster Bio Mediterraneo: pensato come piattaforma di dialogo e collaborazione su temi cruciali […]

ARTE CONTEMPORANEA AL CLUSTER BIO MEDITERRANEO DI EXPO
Accanto al grande albero della vita simbolo dell’Expo 2015, alcune strutture circondano la piazza semicoperta a vela; il pavimento, di differenti tonalità d’azzurro, richiama le sfumature del mare che abbraccia tre continenti. È il Cluster Bio Mediterraneo: pensato come piattaforma di dialogo e collaborazione su temi cruciali per il futuro dell’umanità, con la sua atmosfera fatta di colori, suoni e odori miscelati, immerge in un’esperienza multiculturale unica. In questo mosaico è approdato Bridge art, format di arte contemporanea e residenze, ideato e diretto da Lori Adragna e Valeria Valenza. Che nella sua mission pone l’attenzione su un’etica che valorizzi le diversità etniche e culturali attraverso la collaborazione e la cooperazione ad un lavoro comune. Il progetto è promosso da Tenuta La Favola, azienda con sede a Noto patrimonio dell’Unesco, oasi di coltura biologica e biodiversità, dove si svolgeranno le residenze.

OBBIETTIVO, VALORIZZARE IL PATRIMONIO DEL TERRITORIO SICILIANO
Bridge art #1 contemporary visions è stato inserito tra gli eventi del Cluster con Grecia, Libano, Egitto, Libia, Tunisia, Algeria, Malta, San Marino, Serbia, Albania e Montenegro, sotto il coordinamento dell’Official Partner, la Regione Sicilia; l’obbiettivo è di valorizzare il patrimonio del territorio siciliano e, al tempo stesso, di farsi strumento d’unione con quei popoli. “Nei giorni a noi dedicati abbiamo intessuto rapporti di futuri scambi e progetti di residenza con Egitto, Libano, Grecia, nonché gemellaggi con la Tunisia e la Serbia“, ha dichiarato Valenza. “Il Cluster si è così trasformato in un grande laboratorio a cielo aperto, luogo di incontro, di integrazione, di cultura, di convivialità, di mercato e di discussione”, ha aggiunto Adragna.

RESIDENZE A NOTO IN COLLABORAZIONE CON SCATOLABIANCA
In parallelo con le manifestazioni realizzate nel Cluster, Bridge art è stato presentato ufficialmente a scatolabianca in occasione dell’evento bridge art @ scatolabianca, con la collaborazione di Martina Cavallarin. “Nato sotto il segno della partecipazione e del coinvolgimento a temi e temperature condivise – afferma Cavallarin – il progetto Bridge Art ben s’inserisce in scatolabianca heART @ brain, programma di mostre, dibattiti, eventi rivolti al tema della sostenibilità ambientale, delle fonti energetiche pulite, di un’arte attenta alle problematiche del vivere civile e incentrata sui concetti di postproduzione e riciclo”. Durante l’incontro è stato proclamato il progetto vincitore della prima Residenza bridge Art #1 dal titolo le impalpabili impronte della carta e la geografia sensibile, che prenderà il via presso Tenuta La Favola a dicembre 2015. Sarà la creatività della curatrice iraniana Helia Hamedani a guidare tre artisti in un sorprendente percorso tra le forme di una geografia cangiante: l’iraniano Arash Irandoust, profondo indagatore del sovrasensibile dal microcosmo al macrocosmo; Germano Serafini, intercettatore attento di luci nascoste che nelle sue foto si trasformano in vita; Fabrizio Cicero ironico e appassionato ricercatore di forme tumorose nella natura, specchio e insieme metafora dei mali del nostro tempo.

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