Un fantasma si aggira per Roma. Dice Alfredo Pirri

Arte urbana? Imbrattamento? Ne l’una né l’altro, nel caso di questo manifesto. Piuttosto una dichiarazione di poetica, che ha colpito Alfredo Pirri. Qui ci racconta perché.

Esco da casa e urto contro un manifesto incollato su una cabina elettrica in mezzo alla strada, mi avvicino a leggerlo perché è diverso dal solito. Non è come altri che talvolta similmente appaiono per strada, non è semplicemente provocazione visiva e non punta tutto sull’immagine, non è quindi “arte urbana”, nulla a che spartire con l’epigonismo situazionista di chi si diverte a inverte il senso delle cose imbrattando segnali stradali o giocando con i sensi obbligati. Al contrario è un manifesto molto serio e anonimo, o meglio, pare essere firmato dal verbo essere in persona (che gli fornisce anche il titolo). Perché mi ha colpito? Perché dichiara alcune verità che è vietato dire in pubblico, non si limita cioè ad affermare che la bellezza o la poesia salveranno il mondo (ma senza dirci come) e, forse, la salvezza del mondo non è il suo interesse principale, offre invece un decalogo di comportamento e un panorama ideale talmente essenziale e chiaro da turbare la coscienza fino a farci chiedere: come mai non si riesce a fare nella vita reale come è scritto su quel foglio? Non ho risposte pronte, ma la lettura del manifesto mi ha persuaso che sarebbe possibile farlo, per questo l’ho trascritto e ve lo ripropongo insieme ad alcune foto che gli ho fatto.

Alfredo Pirri

Alfredo Pirri

Alfredo Pirri

ESSERE

. E’ per amore che oggi veniamo allo scoperto.

Da sempre la nostra specie è tra voi. Nella lingua Italiana con la quale oggi parliamo a voi liberamente,

noi siamo i poeti.

. Sono nostre tutte le espressioni veramente artistiche che da sempre vi hanno innamorato, come vostre tutte le meravigliose opere dell’ingegno e della santa fatica che ci hanno permesso di vivere in armonia con voi.

. Non tutti i poeti sanno di appartenere ad una specie diversa, ma si riconoscono tra di loro.

. Non è possibile la realizzazione di alcuna forma veramente artistica da parte di nessuno che non da un poeta.

. L’unica vera Arte è poetica perché fatta dal poeta.

. É impossibile l’insegnamento artistico perché il poeta nasce poeta. É possibile solo lo sviluppo della disciplina poetica da poeta a poeta.

. Gli infiltrati vanno allontanati.

ESSERE - manifesto a Roma

ESSERE – manifesto a Roma

. L’unico servizio possibile che una struttura atta all’insegnamento artistico può dare al poeta e quindi all’unica vera Arte, la poesia, è non fargli fare assolutamente nulla e tenerlo il più lontano possibile da qualsiasi pratica altra.

. Il poeta ha il coraggio di non fare nulla.

. Il poeta non facendo nulla non soffre di nessun tipo di rimorso, perché altra è la sua natura e alto il suo contributo.

. Il poeta non fa’ distinzioni tra le ridicole categorie quali: sesso, luogo di provenienza, colore della pelle, credo religioso o politico, ceto sociale.

. Il poeta è ovunque, sotto qualsiasi forma.

. Il poeta riconosce la poesia di un altro poeta in qualsiasi forma espressiva e per questo, riconoscerà questo manifesto come scritto da un membro della sua specie, o prenderà coscienza di se stesso, liberandosi cosi dalla schiavitù di una natura altra.

. Chi non è, non è.

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