Miart & MIA: piccola guida alle gallerie di Milano

Alcuni distretti, un pizzico di solitari. Mostre che inaugurano, che proseguono, che stanno per chiudere. In spazi intimi e raccolti, o in fondazioni e megagallerie su più piani. Una scelta fra la sterminata offerta milanese.

Premessa: non parleremo di Arts & Food alla Triennale o di Munoz all’Hangar Bicocca, né di Medardo Rosso alla GAM o delle mostre inaugurali al Mudec. Ne abbiamo già parlato, ne parleremo in questi giorni, le trovate sull’agendissima e sulla nostra app. Ci limitiamo qui a parlare delle mostre negli spazi privati, di taglio più piccolo, delle realtà non profit e delle gallerie. Insomma, orientiamoci un momento. Vi diamo qualche spunto, e poi affidatevi alla vecchia e sana pratica del guardarsi intorno.

PORTA VENEZIA
Cominciamo da un’area storica, anzi proprio da via Tadino. Dove stava Zero… ora c’è Giò Marconi: andate a vedere lo spazio disegnato da Kuehn Malvezzi, merita, così come la collettiva inaugurale. Di fronte, i due spazi di papà Giorgio: la magnifica Fondazione (con Marcello Jori e Giuseppe Uncini) e lo Studio Marconi ’65 (ancora Uncini). Pochi passi e siete in via Scarlatti, allo Studio Invernizzi dove c’è – indovinate un po’ – François Morellet: ennesima mostra nello spazio milanese, ma il fascino dei suoi neon non diminuisce. Proseguendo verso la circonvallazione (direzione Bar Basso: chiedete e vi sarà indicato) si incoccia il triplice spazio della galleria di Raffaella Cortese, dove sono di scena William E. Jones e Yael Bartana, e nei giorni di Miart si presenta anche il nuovo ciclo fotografico di Roni Horn. Stessa zona per lo Studio Guenzani con Luisa Lambri e per la mostra inaugurale della Renata Fabbri arte contemporanea: che (ri)partenza, con una personale notevole di Hidetoshi Nagasawa. Infine, proprio vicino alla Porta, gli scatti di Akito Tsuda alla Pomo Galerie.

Yael Bartana - veduta della mostra presso la Galleria Raffaella Cortese, Milano 2015 - photo Lorenzo Palmieri

Yael Bartana – veduta della mostra presso la Galleria Raffaella Cortese, Milano 2015 – photo Lorenzo Palmieri

PORTA NUOVA
Una capatina qui per vedere grattacieli & co. la dovete fare, e ci sta anche un cocktail. Prendetelo da Dry in via Solferino, così incapperete anche nel progetto specifico pensato da Antonio Rovaldi, nell’ambito del programma Extra Dry affidato alle cure di Peep-Hole. A quel punto puntate in direzione Moscova, così da imbattervi in Harlem Room, che è una galleria nella galleria (la Montrasio Arte), e dove espone in questi giorni Andrea Mori. Ma c’è anche la nuovissima Loom Gallery, con Andreas Burger e la sua personale Opening, nonché Lucie Fontaine con una mostra di Irma Blank, e Kaufmann Repetto con l’accoppiata Nicola Martini e Andrea Kvas.

HUB STILICONE
Microdistretto, ma che qualità. Se non l’avete mai vista, andate a visitare la megagallery di Lia Rumma, che pare di stare a New York. In questi giorni c’è la mostra di Gary Hill. E naturalmente Peep-Hole, progetto che ha tra i fondatori anche Vincenzo de Bellis, direttore di Miart: sabato 11 aprile apre la mostra di Ull Hohn.

Andrea Mori – Un viandante verso Innsbruck - veduta della mostra presso Harlem Room-Galleria Montrasio Arte, Milano 2015

Andrea Mori – Un viandante verso Innsbruck – veduta della mostra presso Harlem Room-Galleria Montrasio Arte, Milano 2015

ZONAVENTURA
Siamo a Lambrate, e qui è difficile sbagliare: le gallerie sono tutte raccolte in un fazzolettone di isolati. Da non perdere gli ultimissimi giorni del solo show di Ali Kazma da Francesca Minini, e soprattutto le inaugurazioni da Massimo De Carlo (Elad Lassry) e Prometeo (Giuseppe Stampone).

FUORI ZONA
Pregi e difetti di Milano: avere gallerie – e che gallerie! – fuori da qualsiasi circuito che comprenda spazi omologhi. Insomma, gli anti-distretti. Un esempio: la Lisson Gallery, che venerdì 10 aprile inaugura la mostra di Cory Arcangel (che ha pure una retrospettiva alla GAMeC di Bergamo) e che è situata a due passi dal Museo della Scienza e della Tecnologia (metro Sant’Ambrogio). Un altro esempio: Assab One, che finalmente riapre con la decima tappa di The Wall (archives), progetto di Pietro Gaglianò; e che sta a Cimiano (metro omonima).
Direte: ma a Brera non segnalate nulla? In effetti la zona è sonnolenta da diversi anni. E tuttavia quest’anno un tour anche lei se lo è guadagnato, ma grazie a una galleria di Reggio Emilia, la Dispari&Dispari, che proprio in piazzetta Brera ha prodotto un intervento inedito di Patrick Tuttofuoco.

Cory Arcangel, Hillary : Lakes, 2014 - photo Joerg Lohse - © Cory Arcangel - Courtesy Cory Arcangel e Team Gallery

Cory Arcangel, Hillary : Lakes, 2014 – photo Joerg Lohse – © Cory Arcangel – Courtesy Cory Arcangel e Team Gallery

Manca qualcosa: certo! Qui abbiamo selezionato una manciata di eventi, ma il nostro calendario ne conta qualcosa come 22 pagine. Stampatevi questa panoramica, aprite la app e buona passeggiata.

Marco Enrico Giacomelli

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Marco Enrico Giacomelli

Marco Enrico Giacomelli

Giornalista professionista e dottore di ricerca in Estetica, ha studiato filosofia alle Università di Torino, Paris 8 e Bologna. Ha collaborato all’"Abécédaire de Michel Foucault" (Mons-Paris 2004) e all’"Abécédaire de Jacques Derrida" (Mons-Paris 2007). Tra le sue pubblicazioni: "Ascendances et…

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