Lusso, calma e voluttà. I vittoriani in mostra a Londra

Leighton House Museum, Londra – fino al 6 aprile 2015. Opere iconiche inglesi tornano in Regno Unito. Solo per poco: un’occasione per incontrare nomi illustri, da Alma-Tadema a Rossetti, da Millais a Burne-Jones, fino all'anfitrione, sir Frederic Leighton. Ecco a voi un'altra casa-museo. O, piuttosto, un viaggio a ritroso nella villa – e nella mente – di un artista da romanzo.

Il titolo della mostra è polisemico. Il sottotitolo, significativo: Juan Antonio Pérez Simón, il più importante collezionista d’arte vittoriana oltremanica, è proprietario di una serie legata a mura singolari. Molte delle opere che vediamo sono state infatti pensate, svelate, discusse in questi spazi.
Si succedono, tra sale delicate, conservate filologicamente, preraffaelliti e “accademici”, nomi celebri del secolo di Vittoria. Spicca, per presenza, il padrone di casa, Frederic Leighton. Studente d’arte in Italia, Francia e Germania, artista e collezionista, presidente alla Royal Academy di Londra, Leighton anima – e ispira: è modello per un personaggio di Henry James – la scena artistica del suo tempo. E lo fa, con cura pari solo al suo zelo professionale, costruendo e arredando casa.
Sviluppata dal 1865 al 1896, Leighton House è più studio che dimora. Un ampio, luminoso atelier, un tempo anche sala da concerto; stanze fasciate di seta, ieri come oggi salon di pittura; pareti su misura per le opere dell’artista (Corot, Delacroix, Rinascimento italiano, ceramica turca e persiana). L’ambiente più eloquente è una sala dal gusto arabo, modellata sulla Zisa di Palermo, entrambe simboli di sincretismo di stili.

A Victorian Obsession. The Pérez Simón Collection - Leighton House Museum, Londra 2015 - La stanza di seta, Leighton House Museum. Foto Todd-White

A Victorian Obsession. The Pérez Simón Collection – Leighton House Museum, Londra 2015 – La stanza di seta, Leighton House Museum. Foto Todd-White

Tra le opere temporanee corre, dunque, “un’ossessione”. Se, seguendo il catalogo, essa è soprattutto “la bellezza femminile”, la donna (“una sfinge senza segreti”, sentenzia Lord Wotton nel Ritratto di Dorian Gray), modello, raramente soggetto, nell’arte occidentale, i temi cari agli artisti sono molteplici.
Spiccano due costanti. Una di queste è la passione per il mediterraneo: le strade di Damasco, i colli fiorentini, la luce sulle coste greche e italiane. Altrettanto manifesto, dichiarato, l’amore per l’antico. Iscritto nei dettagli: manufatti classici si rincorrono, dipinti dagli artisti ospiti, attraverso l’analisi di originali e fotografie; concentrato in forme di pathos, reiterato nell’umano.
La ricerca d’equilibrio è inquietudine neoclassica, ma ammantata d’eclettismo, inestinguibile e inesorabile. Come Lord Leighton, figura pubblica e riservata, diplomatico e schivo insieme, così inconfondibilmente vittoriana.

Elio Ticca

Londra // fino al 6 aprile 2015
A Victorian Obsession. The Pérez Simón Collection at Leighton House Museum
LEIGHTON HOUSE MUSEUM
12 Holland Park Road
+44 (0)20 76023316
[email protected]
www.rbkc.gov.uk/subsites/museums/leightonhousemuseum1.aspx

Artribune è anche su Whatsapp. È sufficiente cliccare qui per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati

Elio Ticca

Elio Ticca

Nato a Nuoro nel 1988, si laurea allo IUAV di Venezia in arti visive e dello spettacolo. È in partenza per il Regno Unito per approfondire i propri studi in storia dell'arte alla University of Leeds, attratto dalle connessioni fra…

Scopri di più