Fotografia in conflitto. A Padova

Palazzo del Monte di Pietà, Padova - fino al 31 maggio 2015. Una grande rassegna fotografica raccoglie gli scatti dedicati agli scontri mondiali dell’ultimo secolo, a cent’anni dal primo conflitto planetario. Per raccontare la guerra attraverso un mezzo foriero di assoluta verità e di sottile menzogna.

L’anno del centenario dallo scoppio della Grande Guerra si apre a Padova con un’esposizione densa, che ritrova nella fotografia lo strumento adatto a raccontare le contraddizioni e il carico di realtà di un fatto radicalmente umano come il conflitto armato. A cura di Walter Guadagnini e ospitata dal centralissimo Palazzo Monte di Pietà, con il sostegno della Fondazione Cariparo, Questa è guerra! si snoda attraverso le dieci sale dell’edificio, unendo all’approccio tematico una linea d’indagine cronologica.
Senza pretese di inarrivabile esaustività, l’esposizione individua una serie di fondamentali punti di ancoraggio lungo la linea del tempo degli scontri mondiali, ingranditi dalla lente fotografica. Strumento narrativo delicato, l’istantanea mette la propria duttilità al servizio dell’evento, raccontandolo con tutta la verosimiglianza della presa diretta ma anche con la parzialità del punto di vista, e delle intenzioni, di chi fissa lo scatto. E proprio grazie a questa duplicità, l’evento bellicoso trova, fin dalla Prima guerra mondiale, una via di rappresentazione immediatamente fruibile e dal potenziale inimmaginabile fino a qualche anno prima.

Sono i soldati a puntare, insieme alle armi, anche l’obiettivo fotografico, testimoniando eventi crudamente veri e mischiandoli alla propaganda. Le rilevazioni aeree del Capitano Natale Palli, a tratti confondibili con suggestive cartoline d’epoca, e le affascinanti immagini stereoscopiche delle prime sale restituiscono il confine sottile tra realtà e fiction che corre, insabbiandosi per poi riemergere, lungo l’intero percorso di mostra. Le storie, quasi tangibili, degli esseri umani coinvolti nella Guerra Civile spagnola e nel secondo conflitto mondiale “bucano” gli scatti dei primi e indimenticati fotoreporter della Storia.
Da Robert Capa a Gerda Taro, da Margaret Bourke-White a William Eugene Smith e August Sander fino a Henri Cartier-Bresson, i grandi nomi dell’obiettivo si mescolano ai veri combattenti, come il partigiano Sandro Aurisicchio del Val, autore delle immagini consegnate a Capa e poi comparse su Life per immortalare atti atroci, cadaveri e faticose ricostruzioni. Gli stessi che, nei decenni successivi, impregneranno la storia di altri Paesi e altri popoli a causa di conflitti in esplosione da un capo all’altro del globo, narrati tuttavia con occhi differenti e mutevoli.

Gabriele Basilico, Beirut, 1991 - Milano, Studio Gabriele Basilico

Gabriele Basilico, Beirut, 1991 – Milano, Studio Gabriele Basilico

Il fotoreporter cede il posto all’autore di scatti sempre più mediati dalla componente artistica e dalla rielaborazione ex post, dirottando l’attenzione dalla presa diretta all’impellente necessità di una riflessione critica sull’efferatezza della guerra. Il Vietnam secco e violento di Don McCullin si alterna al finto reportage a colori di Eve Arnold, gli intensi ritratti delle donne algerine di Marc Garanger richiamano la ferocia evocata dalle torri di controllo al confine arabo-israeliano riprese da Taysir Batniji. Le guerre di oggi, sempre meno riconoscibili, trovano nel camaleontico mezzo fotografico un alleato ancora una volta efficace. L’Afghanistan di Paolo Ventura, costruito a tavolino con pupazzetti-soldato, è veritiero quanto le 51 basi militari statunitensi rubate a Google da Mishka Henner. Il Congo di Richard Mosse doppia le rivolte ucraine immortalate da Boris Mikhailov.
Ma la domanda resta la stessa: quanto è mobile il confine tra propaganda bellica e racconto di verità? La risposta è tutta nel celebre schermo invisibile fissato da Obama e dal suo staff nello scatto di Pete Souza.

Arianna Testino

Padova // fino al 31 maggio 2015
Questa è guerra! 100 anni di conflitti messi a fuoco dalla fotografia
a cura di Walter Guadagnini
PALAZZO DEL MONTE DI PIETÀ
Piazza Duomo 14
[email protected]
www.questaeguerra.it

MORE INFO:
http://www.artribune.com/dettaglio/evento/41445/questa-e-guerra/

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Arianna Testino

Arianna Testino

Nata a Genova nel 1983, Arianna Testino si è formata tra Bologna e Venezia, laureandosi al DAMS in Storia dell’arte medievale-moderna e specializzandosi allo IUAV in Progettazione e produzione delle arti visive. Dal 2015 a giugno 2023 ha lavorato nella…

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