Suggerimenti non richiesti: 5 cose sulle quali dovrebbe lavorare Federica Galloni, neo direttore generale per l’arte contemporanea del Mibact

“Tutto il patrimonio di oggi è stato a suo tempo arte contemporanea, e accanto alla tutela bisogna investire nella straordinaria forza e creatività dei nostri giovani talenti. Bisogna che Istituzioni e Governo, pubblico e privato lavorino insieme”. Questo, tra l’altro, diceva nei giorni scorsi il Ministro dei Beni Culturali Dario Franceschini, inaugurando l’edizione 2015 di […]

Tutto il patrimonio di oggi è stato a suo tempo arte contemporanea, e accanto alla tutela bisogna investire nella straordinaria forza e creatività dei nostri giovani talenti. Bisogna che Istituzioni e Governo, pubblico e privato lavorino insieme”. Questo, tra l’altro, diceva nei giorni scorsi il Ministro dei Beni Culturali Dario Franceschini, inaugurando l’edizione 2015 di Arte Fiera a Bologna. Un’affermazione di rinnovato interesse verso il contemporaneo che accogliamo con soddisfazione, peraltro non nuovo nelle linee di principio più volte espresse dal ministro. Allora prendiamo spunto proprio da Arte Fiera, per segnalare a Franceschini – ma ancor più a Federica Galloni, neo direttore generale per l’arte contemporanea del Mibact, e quindi operativa proprio su queste questioni – alcuni temi emersi dai discorsi uditi a Bologna come nodali per gli sviluppi del contemporaneo in Italia. Domande – che elenchiamo qui sotto – provenienti direttamente dal mondo degli operatori del settore ed in particolare dai galleristi, figure centrali nel processo di scoperta e valorizzazione dei giovani talenti. Speriamo che abbiano presto risposta, se non diretta, negli atti compiuti dal ministero. Ovviamente le problematiche da affrontare sono molte: invitiamo anzi anche voi lettori a segnalarle…

1 – Quali sono le istituzioni pubbliche che promuovono le attività degli artisti italiani: in particolare, esiste una precisa strategia del Mibact a tale riguardo, in termini di indirizzo e coordinamento di iniziative sul territorio?

2 – Il Ministero e la Siae hanno recepito in termini restrittivi per le gallerie la direttiva 2001/84/CE sul Diritto di Seguito, obbligando le stesse alla pubblicazione – unico esempio in Europa – delle proprie fatture di vendita sul sito Siae. Il Ministero è al corrente del fatto che ciò lede il diritto alla privacy?

3 – Sempre in merito al Diritto di Seguito, perché le Gallerie lo devono far pagare anche per le opere vendute, ma che erano in Galleria soltanto a titolo di rappresentanza di un artista?

4 – Esiste una eccessiva discrezionalità delle Soprintendenze in merito ai criteri di notifica e di esportazione temporanea, e delle Dogane in merito alle aliquote fiscali per le esportazioni: il Ministero ha intenzione di emanare delle direttive al riguardo?

5 – L’acquisto di un’opera d’arte da parte di un privato costituisce un fatto segnalato nel redditometro fiscale, disincentivando gli acquisti: tale fatto sarà confermato anche in futuro?

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Redazione

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