Galleria Vittorio Emanuele: punto sul cantiere più seguito di Milano. Al restauro su ponteggio mobile si aggiunge ora la passeggiata sui tetti, concessa al Seven Stars Galleria

Il salotto buono dei milanesi sarà rimesso a nuovo in tempo per l'Expo 2015. Luogo simbolo dell'identità milanese, secondo solo al Duomo adiacente, i lavori di restauro iniziati a marzo del 2014 dovrebbero quindi concludersi in aprile. Per la gioia dei turisti, certo, e dei milanesi che potranno festeggiare i 150 anni del loro monumento.

Il salotto buono dei milanesi sarà rimesso a nuovo in tempo per l’Expo 2015. Garantisce l’assessore ai Lavori pubblici e Arredo urbano del Comune di Milano, Carmela Rozza, all’indomani di un recente sopralluogo al cantiere aperto ormai da un anno in Galleria Vittorio Emanuele II. Luogo simbolo dell’identità milanese, secondo solo al Duomo adiacente, i lavori di restauro iniziati a marzo del 2014 dovrebbero quindi concludersi in aprile. Per la gioia dei turisti, certo, e dei milanesi che potranno festeggiare i 150 anni del loro monumento.

IL PONTEGGIO MOBILE

Pur nel mezzo di un restauro generale – che interessa strutture murarie e superfici lapidee, decorazioni pittoriche e musive – la Galleria non ha mai smesso, in questo anno, di accogliere cittadini e visitatori. I lavori in corso sono anzi diventati un’ulteriore attrazione turistica, grazie a quel portale semovente che costuisce una perfetta sintesi di creatività e ingegneria. Una piattaforma che ospita al suo interno restauratori e attrezzature, procedendo lungo la galleria al procedere dei lavori, lasciando il piano campestabile perfettamente agibile. Soluzione non da poco, se si considera l’importante giro d’affari che interessa i negozi della Galleria.

Il portale semovente in Galleria visto dal piano calpestabile

Il portale semovente in Galleria visto dal piano calpestabile

LE PARTNERSHIP PUBBLICO-PRIVATO

A tal proposito, proprio a fine gennaio il Comune di Milano ha annunciato un’ultima partnership per il completamento dei lavori, dopo gli accordi già stretti con Prada, Versace e Feltrinelli. All’amministrazione pubblica spettano infatti gli interventi di manutenzione straordinaria (come la pulitura e il consolidamento dell’arco d’ingresso, documentati nella photogallery), con un investimento che l’anno scorso ha raggiunto i cinque milioni di euro. Altrettanto hanno stanziato poi i tre brand “milanesi” per il restauro conservativo delle pareti interne della Galleria.
All’inizio del 2015 si inserisce quindi nel progetto la società Seven Stars Galleria Italia, che ha in gestione l’omonimo hotel extra-lusso collocato proprio all’interno della Galleria. Su proposta dell’assessore al Demanio,
Daniela Benelli, è stata ora approvata la realizzazione di un percorso turistico lungo le passerelle di servizio già esistenti sui tetti del monumento. L’hotel Seven Stars Galleria si è offerto di riqualificare e mettere in sicurezza il camminamento a proprie spese, in cambio di una concessione d’uso dell’itinerario – che sarà a pagamento – della durata di due anni.

Passerella sui tetti della Galleria Vittorio Emanuele a Milano

Il camminamento che porta all’ex Osservatorio Meteo di Brera

LA PASSEGGIATA SUI TETTI

La passeggiata sui tetti avrà inizio dai cortili di via Silvio Pellico 2 e Piazza Duomo 21, dove la società sta già costruendo due ascensori di accesso alla passerella. Attraversata una terrazza, si accederà al camminamento – ampliato – per poi discendere in via Silvio Pellico 8, tramite un altro ascensore esterno. La passerella coinciderà anche con un percorso museale, costituito da pannelli che racconteranno la storia della Galleria: dalla costruzione del 1865, su progetto di Giuseppe Mengoni, al restauro odierno.
Che non sarà l’ultimo, perché è cosa nota che l’inquinamento atmosferico di Milano costringe a intervenire con costanza sui suoi monumenti, a cominciare dal Duomo.

– Caterina Porcellini

www.ingalleria.com

Artribune è anche su Whatsapp. È sufficiente cliccare qui per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati

Caterina Porcellini

Caterina Porcellini

Caterina Porcellini è nata a Taranto, si è formata al DAMS di Bologna e professionalmente a Milano. Già durante l'università sviluppa un interesse per l'influenza esercitata dalla tecnologia su pensiero e società, attraverso le tesi di Marshall McLuhan, Walter J.…

Scopri di più