È lui che volevano ammazzare. Ecco le vignette di Lars Vilks, l’obbiettivo dell’attentato di Copenaghen costato la vita a due persone

Lui ormai ci convive, con la paura: nel 2010 fu ferito durante una conferenza all’Università di Uppsala, poco dopo gli incendiarono casa. Più grave, con venature comiche, quello che accadde ad un altro disegnatore “blasfemo” danese, Kurt Westergaard: si salvò dall’aggressione di un somalo che lo rincorreva armato di ascia chiudendosi in un rifugio blindato. […]

Lui ormai ci convive, con la paura: nel 2010 fu ferito durante una conferenza all’Università di Uppsala, poco dopo gli incendiarono casa. Più grave, con venature comiche, quello che accadde ad un altro disegnatore “blasfemo” danese, Kurt Westergaard: si salvò dall’aggressione di un somalo che lo rincorreva armato di ascia chiudendosi in un rifugio blindato. Ieri comunque gli islamisti sono tornati ad attentare alla vita di Lars Vilks, il vignettista da anni minacciato di morte per avere pubblicato una vignetta dove raffigurava Maometto con le fattezze di un cane: è accaduto a Copenaghen, nel corso di un dibattito sul tema Arte, blasfemia e libertà di espressione, in omaggio ai morti di Charlie Hebdo. Ci sono scappati due morti (uno per questo attacco, uno negli scontri successivi), ma i dati strettamente di cronaca li avete sentiti e li sentirete in tutte le lingue, fra tg e giornali: noi vi facciamo vedere le vignette, che sono alla base degli attentati…

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