Caos al Colosseo. Parla una guida turistica: misure antiterrorismo che peggiorano la situazione. Ecco le foto

“Vorrei segnalare la situazione tragica ed esasperata nella quale inizia la nuova stagione turistica di Roma”. E quale, delle molte disponibili?, verrebbe da domandare cinicamente. La risposta sarebbe: quella del Colosseo, del Foro e del Palatino, che in realtà sarebbe una mezza risposta, viste le tante problematiche che riguardano l’area. Ma quella che segnala – […]

Vorrei segnalare la situazione tragica ed esasperata nella quale inizia la nuova stagione turistica di Roma”. E quale, delle molte disponibili?, verrebbe da domandare cinicamente. La risposta sarebbe: quella del Colosseo, del Foro e del Palatino, che in realtà sarebbe una mezza risposta, viste le tante problematiche che riguardano l’area. Ma quella che segnala – con una lettera aperta – una guida turistica della Capitale è affatto nuova, e molto legata all’attualità: i controlli “antiterrorismo” da qualche settimana predisposti all’entrata dei siti. “I primi giorni“, racconta la guida, “era presente un (sì, di numero UNO) agente di sicurezza che con un (sì, UNO) metal detector controllava una persona alla volta, facendo aprire gli zaini. Dopo qualche giorno, gli agenti sono diventati due o tre (a seconda delle pause) ed è arrivato anche il divieto di portare zaini, di qualsiasi dimensione, all’interno del Colosseo (mentre le borse invece sono ammesse!)”.
Facile immaginare l’inadeguatezza delle misure, a fronte delle migliaia di visitatori che ogni giorno si affollano all’ingresso di uno dei monumenti più popolari d’Italia (basta vedere le immagini nella fotogallery). Con inflessioni tragicomiche: “Poi è arrivato ancora un nuovo divieto: non si potevano introdurre le asticelle e bandierine delle guide turistiche, e ovviamente neppure i bastoni per i selfie dei turisti”, prosegue la lettera. “Questo divieto però, vista l’ira di guide turistiche e quella di migliaia di turisti, è stato tolto dopo un paio di ore. Ora si può di nuovo introdurre in queste aree archeologiche aste di vario genere”. Un esempio mirabile di organizzazione, di pianificazione. Con i risultati che tutti immaginano: “Gente che si spingeva, bambini schiacciati che rischiavano il soffocamento e parecchie persone che si sono sentite male (sono venute diverse ambulanze)”. E tanti, tanti visitatori pronti a rinunciare, piuttosto che essere sottoposti al supplizio. Con la domanda, pronunciata dalla guida turistica ma sottoscritta da chiunque: “Possibile che al Colosseo, con i suoi 76 archi, non sia possibile aprire tre entrare separate? O mettere delle semplici porte metal detector all’entrata?”.

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