Valerio Giacone e Jacopo Mandich. Terre e fuochi a Roma

Galleria Faber, Roma – fino al 31 gennaio 2015. Dall'incontro tra un pittore e uno scultore nasce un inusuale progetto in corso di sviluppo. In una galleria fuori dai consueti percorsi dell’arte contemporanea capitolina.

Accomunate da una vigorosa corporeità, sia la pittura di Valerio Giacone (Roma, 1976) che la scultura di Jacopo Mandich (Roma, 1979) si distinguono per il predominio degli elementi di terra e fuoco, maneggiati dai due artisti in maniera esperta e con un impiego di materiali di recupero che rimanda a sensibilità ctonie quanto autoctone, romane insomma, con Renzo Vespignani ed Ettore Colla per primi numi tutelari. Nel caso della pittura di Giacone, poi, la studiata pesantezza atmosferica delle sue visioni industriali e periferiche indirizza dichiaratamente alla lezione di Anselm Kiefer, mentre dall’artigianalità degli assemblaggi di Mandich trasale piuttosto una vena underground.
La mostra in corso svela un progetto dall’apertura collaborativa che è rara per i tempi correnti: nel muoversi dall’idea originaria di una doppia personale classica, in parallelo, i due artisti hanno infatti converso su un’ampia serie di lavori a quattro mani, dove le saldature a filo continuo di Mandich si combinano drammaticamente con le intense figurazioni di Giacone, alla ricerca costante di un punto di fusione tra perizia pratica ed estro immaginale.

Luca Arnaudo

Roma // fino al 31 gennaio 2015
Valerio Giacone & Jacopo Mandich – De costruzione
a cura di Christian Porretta e Chiara Tricamo

GALLERIA FABER
Via dei Banchi Vecchi 31

06 68808624
[email protected]
www.galleriadartefaber.com

MORE INFO:
http://www.artribune.com/dettaglio/evento/41418/valerio-giacone-jacopo-mandich-de-costruzione/

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Luca Arnaudo

Luca Arnaudo

Luca Arnaudo è nato a Cuneo nel 1974, vive a Roma. Ha curato mostre presso istituzioni pubbliche e gallerie private, in Italia e all'estero; da critico d'arte è molto fedele ad Artribune, da scrittore frequenta forme risolutamente poco commerciali, come…

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