Torino Art Week. Artissima e le sue sorelle (e sorellastre)

È già qualche giorno che da Torino vi raccontiamo come ci si sta preparando all’art week più importante dell’anno. Fra anticipazioni della mostra curata da Maurizio Cattelan, visite in anteprima alle principali mostre che animeranno i prossimi giorni e interviste ai direttori delle fiere. Ecco ora concentriamoci sulle fiere. Che sono quattro…

Anno numero 21, secondo dell’era Sarah Cosulich Canarutto, il quinto all’Oval del Lingotto. Artissima ora può votare anche per il Senato e si gioca la maggior età in un momento certo non esplosivo a livello di mercato (in Italia), con Frieze e Fiac appena concluse e in concomitanza con la fiera di Abu Dhabi (dove c’è la Galleria Contonua) e la neonata Independent di New York (dove dall’Italia arrivano Massimo De Carlo e Lorcan O’Neill). Insomma, il gioco si fa duro, ma la piazza torinese non sembra avere alcuna intenzione di mollare. E quest’anno si gioca l’asso nella manica della già chiacchieratissima Shit and Die, la mostra a latere curata da Maurizio Cattelan.
Si supereranno le 50mila visite dell’anno scorso? E soprattutto, i galleristi lasceranno l’ex Capitale d’Italia con il sorriso grazie alle vendite realizzate in fiera? Sono 194 (quattro in più rispetto al 2013) quelle che se lo augurano, suddivise fra Main Section, New Entries (aperte da meno di cinque anni e per la prima volta a Torino, scelte dal comitato formato da Adam Budak, Stefan Kalmár, Bettina Steinbrügge e Laura Viale; una di esse vincerà il Premio Guido Carbone), Present Future (artisti emergenti in solo show scelti dal comitato coordinato da Luigi Fassi e composto da Catalina Lozano, Piper Marshall, Jamie Stevens, Xiaoyu Weng; a uno di essi andrà il Premio illy Present Future, deciso dai giurati Lorenzo Benedetti, Gianni Jetzer e Beatrice Merz), Back to th Future (monografiche di artisti sottovalutati e con opere datate fra il 1960 e il 1989; anche qui, comitato di selezione guidato da Eva Fabbris e formato da João Fernandes, Douglas Fogle, Beatrix Ruf e Jochen Volz, e nuovo Premio Sardi per l’Arte stabilito da Daniel Baumann, Dirk Snauwaert e Francesco Stocchi)e Art Editions (edizioni, stampe, multipli). C’è poi il premio-produzione di 15mila euro intitolato a Ettore Fico (giuria con Renato Alpegiani, Andrea Busto, Chiara Bertola, Letizia Ragaglia e Andrea Viliani) e le “solite” acquisizioni della Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea CRT, che portano nuove opere alla GAM e al Castello di Rivoli.
Novità? La sezione Per4m: un programma di sedici performance (da qualche mese è una mania, a cominciare da Art Basel) scelte da Simone Menegoi, Tobi Maier e Natalia Sielewicz. Anche il premio è nuovo: si chiama Prix K-Way Per4m, vale ben 10mila euro e lo assegna una giuria formata da Silvia Fanti, Agustin Pérez Rubio e Stephanie Rosenthal. Curiosità: l’area di K-Way disegnata da BasicNet vede in azione il Vertical Plotter dello studio di architettura di Carlo Ratti e – da provare! – i Google Glasses. Gli italiani coinvolti? Marcello Maloberti, Nico Vascellari, Giovanni Morbin e Italo Zuffi.

The Others

The Others

È giunta invece alla quarta edizione The Others, fondata da Roberto Casiraghi e dall’anno scorso guidata dal figlio Andrea, nel 2014 sotto il titolo The Wild Side. La location (con annessi e connessi tutti i problemi di concessione e autorizzazione che la Città di Torino emette non senza difficiltà) è quella, affascinante e brutale, delle ex carceri Le Nuove, a pochi passi dal nuovo grattacielo di Renzo Piano. Ogni cella uno stand, con gallerie aperte non prima del 2009 e un nutrito numero di associazioni non profit, artist-run-space, progetti editoriali e via dicendo. La direzione artistica è affidata a Olga Gambari, affiancata da Stefano Riba e Roberta Pagani, mentre gli orari sono quelli serali, dalle 18 all’1 di notte, in sinergia perfetta con Artissima, almeno da questo punto di vista.
Molte le novità di quest’anno, con diverse sezioni specifiche. Nei locali della falegnameria c’è Othersound, con due concerti indie in apertura e chiusura della fiera, più tre serate che si concluderanno ogni volta con dj set di Ake e ToNig Duo. C’è poi la videorassegna Otherscreen, sempre nel basement, in sala cinema, con un programma fittissimo che impegna tutti i giorni della rassegna, e Otherstage, tra performance, teatro e laboratori per adulti e bambini.
Cinque i premi in palio: il Premio curatoriale va a uno stand e consente di organizzare una mostra allo Spazio500 di Torino (giuria: Luisa Perlo, Andrea Bruciati e Roberta Pagani); il Premio residenza San Giors, per soggiornare nell’omonimo arthotel e realizzare un’opera in una delle stanze (giuria: Veronica Caciolli, Enrica Borghi e Stefano Riba); il Premio residenza Dimoredarte e Asilo Bianco per una residenza ad Ameno di un artista under 35, che a maggio potrà poi allestire una personale sul Lago d’Orta (giuria: Francesca Pasini, Davide Vannotti e Francesca Gattoni); il Premio Autofocus per la fotografia seleziona anche in questo caso un under 35 che realizzerà un solo show nel monomarca Vanni Occhiali in piazza Carlina (giuria: Mario Calabresi, Roberto Koch e Robera Pagani); e infine il Premio Rock the Academy, rivolto a studenti delle accademie, quest’anno dall’Albertina, da Brera e dalle accademie di Roma e Napoli (giuria: Guido Curto, Cosimo Veneziano e Olga Gambari).

Il PalaIsozaki di Torino con in primo piano le sculture di Tony Cragg

Il PalaIsozaki di Torino con in primo piano le sculture di Tony Cragg

È invece appena alla seconda edizione Flashback, ma già riscuote un successo notevole. Ideata da Stefania Poddighe e Ginevra Pucci, presenta arte cronologicamente trasversale, formando un binomio con Artissima che idealmente rimanda a Frieze e Frieze Masters. Secondo anno, dicevamo, e già un trasferimento di sede: dalla Promotrice delle Belle Arti, ai margini del Parco del Valentino, al palazzetto costruito da Arata Isozaki per le Olimpiadi Invernali del 2006. Cambio di sede ma non di impostazione: resta una fiera piccola (32 gallerie), assai curata, affidata negli allestimenti all’architetto Carlo Alberto de Laugier e che vede un piccola ma significativa crescita degli espositori stranieri (non staremo qui a dilungarci su quanto sia difficile essere appetibili in Italia per chi voglia vendere arte “antica”).
Fra le novità, un ciclo di quattro incontri sul tema del labirinto, le visite guidate dal titolo Flaskback Storytelling, mentre torna Flaskback è opera viva, performance di Alessandro Bulgini.

Pier Luigi Nervi - Palazzo delle Esposizioni, Torino

Pier Luigi Nervi – Palazzo delle Esposizioni, Torino

E infine viene Paratissima. Che in realtà è una decana dell’art week torinese ma che ha visibilmente perso smalto nel passaggio dalla forma diffusa nel quartiere di San Salvario alla versione più “classica” all’ex MOI. Vedremo se questa nuova location, Torino Esposizioni, permetterà una reimpostazione più convincente. Resta in ogni caso una tappa da fare nel tour della settimana: perché il clima (non quello meteorologico, ahinoi) è piacevole, perché si mangia nient’affatto male e perché – aguzzando la vista – si scoprono comunque proposte interessanti negli ambiti delle arti visive, ma pure e soprattutto in quelli del design e della moda.

Marco Enrico Giacomelli

Torino // dal 7 al 9 novembre 2014
Inaugurazione 6 novembre 2014 ore 18-21.30 (su invito)
Artissima
diretta da Sarah Cosulich Canarutto
OVAL – LINGOTTO
Via Nizza 294
[email protected]
www.artissima.it

Torino // dal 6 al 9 novembre 2014
Inaugurazione 6 novembre ore 21-01
The Others
diretta da Olga Gambari
EX CARCERE LE NUOVE
Via Paolo Borsellino 3
[email protected]
www.theothersfair.com

Torino // dal 6 al 9 novembre 2014
Inaugurazione 5 novembre ore 18 (su invito)
Flashback
diretta da Stefania Poddighe e Ginevra Pucci
PALA ALPITOUR | ISOZAKI
Via Filadelfia 82
[email protected] 
www.flashback.to.it

Torino // dal 5 al 9 novembre
Inaugurazione 5 novembre ore 18-24
Paratissima
TORINO ESPOSIZIONI
Via Massimo D’Azeglio 15b
[email protected]
www.paratissima.it

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Marco Enrico Giacomelli

Marco Enrico Giacomelli

Giornalista professionista e dottore di ricerca in Estetica, ha studiato filosofia alle Università di Torino, Paris 8 e Bologna. Ha collaborato all’"Abécédaire de Michel Foucault" (Mons-Paris 2004) e all’"Abécédaire de Jacques Derrida" (Mons-Paris 2007). Tra le sue pubblicazioni: "Ascendances et…

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