Roma Capitale, logo turistico e istituzionale. Cambia tutto. Via la (bruttissima) lupa stilizzata, avanti con un altro brand. Tra qualche mese la nuova creatura

Lo avevamo definito, senza mezzi termini, “il logo più brutto del mondo”. Era l’ottobre del 2012 e alla guida della Capitale c’era ancora il Sindaco Alemanno. Fu dunque la sua giunta a portare a termine questa piccola – orribile – rivoluzione d’immagine. Un logo partorito ai tempi dell’assessorato Croppi, da un’agenzia – vincitrice di bando […]

Lo avevamo definito, senza mezzi termini, “il logo più brutto del mondo”. Era l’ottobre del 2012 e alla guida della Capitale c’era ancora il Sindaco Alemanno. Fu dunque la sua giunta a portare a termine questa piccola – orribile – rivoluzione d’immagine. Un logo partorito ai tempi dell’assessorato Croppi, da un’agenzia – vincitrice di bando – che interpretò il tema (imposto) della Lupa in una chiave stilizzata e approssimativa, che definire inefficace è un eufemismo. Eppure quel logo finì su t-shirt, gadget vari, shopping bag e materiale informativo, per dare riconoscibilità nel mondo al marchio cittadino. E chissà cosa avranno pensato, le migliaia di turisti in transito, di fronte a tale sgorbietto scelto per rappresentare bellezza, tradizione e magniloquenza dell’Urbe. Insomma, la solita ciofeca fatta in malo modo, fuori da standard seri di comunicazione e branding.

Gadget con il logo di Roma Capitale

Gadget con il logo di Roma Capitale

Adesso, però, si volta pagina. Nuovo sindaco, nuovo assessore, nuove iniziative. E nuovo logo. Ignazio Marino, che poche ne ha azzeccate in questo primo anno e mezzo di mandato, s’intesterà questa mini vittoria: via il triste logo dal materiale turistico di Roma. Risultati tutti da valutare, naturalmente. Sparirà la lupa abbozzata sopra il capitello, con quella scritta tremula, ma non si sa ancora da cosa sarà sostituita. Unico indizio: ci si concentrerà soprattutto sul lettering e sul nome della città, che ha già in sé una forza inconfondibile. Scelta più sobria, meno retorico-nostalgica, ma vedremo con che soluzioni grafiche sarà declinata.
Altra informazione riguarda l’applicazione del nuovo logo: “Abbiamo approvato una memoria di Giunta per un’immagine coordinata della comunicazione di Roma”, ha dichiarato l’assessore Marta Leonori, “che riprenda il logo istituzionale della città coniugandolo con il brand turistico”. L’espressione “Roma Capitale”, ha aggiunto, sarà mantenuta.
Nel mentre, sempre restando sul tema immagine e prestigio, la speranza è che accanto all’operazione brand fioriscano tutta una serie di altre operazioni, a favore di turista. Ché se ad accogliere tedeschi e giapponesi c’è un fantastico marchio, stampato su tazze e magliette, ma ci sono anche i soliti suq di bancarelle, camion bar, cartelloni abusivi, gladiatori e guide turistiche improvvisate, il risultato non è proprio dei migliori. Dopo la forma anche la sostanza, magari.

– Helga Marsala


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Helga Marsala

Helga Marsala

Helga Marsala è critica d’arte, giornalista, editorialista culturale e curatrice. Ha innsegnato all’Accademia di Belle Arti di Palermo e di Roma (dove è stata anche responsabile dell’ufficio comunicazione). Collaboratrice da vent’anni anni di testate nazionali di settore, ha lavorato a…

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