Madrid. L’autunno tiepido dell’arte

Tante le proposte espositive, come sempre a Madrid, una delle più attive capitali d’Europa, ma per il momento pochi gli eventi di rilevanza internazionale. I venti della crisi soffiano su istituzioni grandi e piccole, e malgrado i meritevoli sforzi dei musei, che preferiscono valorizzare piuttosto le collezioni permanenti, il panorama delle mostre temporanee è quest’anno meno attrattivo del solito.

Il Museo del Prado apre la stagione con la collezione di disegni spagnoli della Hamburger Kunsthalle (dal 30 ottobre all’8 febbraio), una delle più copiose raccolte fuori di Spagna, mentre dal 6 novembre propone Le anime del Bernini,  mostra dedicata al maestro del barocco italiano visto attraverso le numerose relazioni che ebbe con committenti e re spagnoli (Filippo IV e Carlo II). Realizzata in collaborazione con l’ambasciata spagnola presso la Santa Sede, presenta tra l’altro i busti dell’Anima Beata e dell’Anima Dannata custoditi a Palazzo di Spagna, sede della stessa ambasciata a Roma (fino all’8 febbraio).
A partire dal 19 di novembre, sempre al Prado, sono visibili in tutto il loro splendore due capolavori di TizianoDanae e Venere e Adone, recentemente restaurati e parte della ricca collezione del museo madrileno. Il 28 novembre, infine, si apre la mostra Goya en Madrid, insolito dialogo fra i cartoni preparatori di Goya per arazzi e tappeti e le opere di contemporanei e predecessori a cui si ispirò. (fino al 3 maggio).
Da tempo il Museo Thyssen ha scelto invece la strada delle mostre di facile richiamo, dal successo assicurato e non sempre strettamente legate all’ambito delle arti figurative. È il caso di Hubert de Givenchy (fino al 18 gennaio), prima incursione del museo nel mondo della moda: abiti e bozzetti messi a confronto con alcuni capolavori moderni del Thyssen. L’appuntamento invernale con la pittura è dedicato invece all’Impressionismo americano (dal 4 novembre al 1° febbraio), una sessantina di opere realizzate tra il 1880 e il 1890 da pittori del Nord America sulle tracce dei contemporanei francesi.
Simile per tematica la mostra in corso alla Fundación Mapfre.

Fortunato Depero - I miei balli plastici

Fortunato Depero – I miei balli plastici

Il bel palazzo del paseo de Recoletos ospita, fino all’11 gennaio, Sorolla e gli Stati Uniti. Il pittore valenciano di matrice impressionista, amatissimo in Spagna, ebbe infatti nel 1909 uno straordinario successo in seguito alla sua prima esposizione alla Hispanic Society di New York. Sul versante contemporaneo, la stessa fondazione offre, nella Sala Barbara di Braganza, un’ampia retrospettiva del fotografo newyorchese Stephen Shore che, successivamente, approderà nella nascitura Camera, il centro italiano per la fotografia di Torino.
Oltre a Bernini, non mancano nomi d’arte italiani nel calendario espositivo madrileno. Alla Fundación Juan March è in corso fino al 18 gennaio Depero futurista, trecento pezzi provenienti da collezioni pubbliche e private che illustrano l’opera dell’artista più versatile e multimediale del nostro Futurismo.
Più interessante, senza dubbio, la scena contemporanea a Madrid, città che rivela sempre più una naturale vocazione alla modernità. Le gallerie sfidano la crisi collaborando fra loro e offrendo aperture straordinarie in contemporanea, aperitivo incluso. Un sabato al mese i distretti di calle Barquillo e della calle dottor Forquet pullulano di gente che entra ed esce dalle gallerie, curiosando tra le opere e condividendo opinioni.

Collezione Arco - Juan Munoz, Hunter, 1988

Collezione Arco – Juan Munoz, Hunter, 1988

Tra gli spazi all’avanguardia, l’ex Matadero oggi è il più frequentato centro sperimentale di cultura della città. Dopo Summa ed Estampa – due piccole fiere ricche di stimoli e di proposte interessanti – da non perdere ora è Cygnus X-1, fantastica installazione del tedesco Bjorn Dahlen (fino all’11 di gennaio): oggetti di uso quotidiano sembrano spinti nell’aria da una forza centripeta che ha origine in un immaginario buco nero, perfettamente contestualizzato in una antica camera frigorifera del mattatoio, priva di luce naturale.
Merita senz’altro una visita anche il centro d’arte Dos de Mayo di Mostoles (città satellite alla periferia ovest), dove la Comunidad de Madrid ha finalmente accolto la ricca collezione della Fondazione Arco, per vent’anni rimasta in Galizia. La mostra Collezione IX (fino al 1° febbraio) racconta il panorama artistico internazionale degli ultimi cinquant’anni, tra Minimalismo, Arte Povera, astrazione geometrica latinoamericana, boom della fotografia e ritorno alla pittura. Da novembre, in contemporanea, anche la personale Orden del cubano Carlos Garaicoa.
Da segnalare anche le due mostre fotografiche, promosse sempre dalla Comunidad de Madrid, negli insoliti spazi della Sala Canal de Isabel II (torre deposito  dell’acquedotto). Fino al 23 novembre sono esposte le immagini di Madrid, e non solo, scattate da Angel Marcos, considerato uno dei fotografi spagnoli più internazionali; dal 17 dicembre è atteso invece lo spagnolo Pablo Genovés, artista talentuoso che accoppia natura e architettura creando immagini manipolate di straordinaria forza plastica (fino al 22 marzo).

Anima Dannata -  Bernini

Anima Dannata – Bernini

Dopo l’esaustiva antologica dedicata a Richard Hamilton, il Museo Reina Sofía ha scelto di celebrare lo scultore basco Juan Luis Moraza (classe 1960) con una prima antologica dal titolo Republica. In autunno, l’edificio di Jean Nouvel ospiterà anche una personale di Patricia Gadea, protagonista della figuratività madrilena scomparsa nel 2006 (dal 4 novembre al 6 gennaio) e la mostra intolata Il ritorno del serpente. Mathias Goeritz e l’invenzione delle architetture emozionali (dall’11 novembre al 13 aprile).
Più stimolanti le proposte negli spazi che il Reina Sofía gestisce all’interno del Parco del Retiro. Dal 19 di novembre il Palacio de Cristal sarà invaso dai collage concettuali, visivi e sonori degli artisti canadesi Janet Cardiff & George Bures Miller (fino al 16 marzo). Da non perdere, nel bellissimo Palacio de Velazquez, la mostra dedicata a Luciano Fabro (dal 27 novembre al 12 aprile), realizzata in collaborazione con l’Archivio Luciano e Carla Fabro e centrata intorno alle serie Italia e Piedi, che ben esemplificano i rapporti dello scultore italiano dell’Arte Povera con la tradizione rinascimentale.

Federica Lonati

FUNDACION JUAN MARCH // fino al 18 gennaio
Depero Futurista
http://www.march.es/

MUSEO THYSSEN-BORNEMISZA // fino al 18 gennaio

Hubert Givency
http://www.museothyssen.org/

REINA SOFIA // fino al 2 marzo 2015
Juan Luis Moraza – Repùblica
http://www.museoreinasofia.es/

REINA SOFIA – PALACIO DE VELAZQUEZ // 27 novembre 2014 – 12 aprile 2015
Luciano Fabro
http://www.museoreinasofia.es/

REINA SOFIA – PALACIO DE CRISTAL // 19 novembre 2014 – 16 marzo 2015
Janet Cardiff & George Bures Miller
http://www.museoreinasofia.es/ 

MUSEO DEL PRADO // 19 novembre 2014 – 1 marzo 2015
Tiziano: Danae, Venere e Adone
https://www.museodelprado.es

CA2M – MOSTOLES // fino al 1 febbraio
Collezione IX
http://www.ca2m.org/

 

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Federica Lonati

Federica Lonati

Federica Lonati (Milano, 1967), giornalista professionista italiana, dal 2005 vive a Madrid. Diploma al Liceo Classico di Varese e laurea in Lettere e Filosofia all’Università Cattolica di Milano, si è formata professionalmente alla Prealpina, quotidiano di Varese, scrivendo di cronaca,…

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