Database, tre artisti in residenza a Carrara. Ludovica Carabotta, Mattia Bosco e Sergio Breviario si confrontano col territorio: una sfida nel segno del marmo

Trascorreranno un periodo a Carrara, realizzando tre progetti inediti e concludendo il percorso con una mostra al Museo Civico del Marmo, il 13 dicembre. Sono i tre artisti scelti da Database tra una rosa di nove nomi, segnalati da Samuele Menin, Francesca Cattoi, Cecilia Canziani, Ilaria Gianni, Silvia Vendramel e Chiara Camoni per questa terza […]

Trascorreranno un periodo a Carrara, realizzando tre progetti inediti e concludendo il percorso con una mostra al Museo Civico del Marmo, il 13 dicembre. Sono i tre artisti scelti da Database tra una rosa di nove nomi, segnalati da Samuele Menin, Francesca Cattoi, Cecilia Canziani, Ilaria Gianni, Silvia Vendramel e Chiara Camoni per questa terza edizione. Ludovica Carbotta, Mattia Bosco e Sergio Breviario la spuntano grazie alle loro proposte site specific. Spiega Federica Forti, direttrice artistica: “Mi sono attenuta a due semplici criteri. Prima di tutto la compatibilità tra la proposta progettuale, la realtà del territorio e le finalità del programma di residenza, che quest’anno si concentra sulla scultura in marmo. Inoltre è stato importante individuare tre proposte che fossero tra loro complementari e funzionali ad essere esposte come unico ‘discorso’”.
Ed eccole, le proposte. Ludovica Carbotta (Torino, 1982) indagherà il concetto di matrice ed impronta, partendo dalla forma delle Alpi Apuane e dal loro iter di trasformazione, in relazione all’attività estrattiva: quanto e come l’economia del territorio si lega al paesaggio? Dall’edilizia alla cosmetica, dall’arredamento alla scultura, il pregiato  marmo bianco è linfa preziosa, che determina forme del lavoro, flussi economici, identità territoriale.
Per Mattia Bosco (Milano, 1976) il punto di partenza è una sua opera del 2012, una colonna formata  da frammenti di scarto di marmo e granito, in cui si alternano superfici lavorate e porzioni grezze, riconducibili al blocco originario. Il lavoro si svilupperà con nuove sculture in bianco di Carrara e pietra serena.

Mattia Bosco, Senza titolo, marmo (palissandro), 143x60x33 cm, 2012. Courtesy l'artista

Mattia Bosco, Senza titolo, marmo (palissandro), 143x60x33 cm, 2012. Courtesy l’artista

Infine, Sergio Breviario (Bergamo, 1974) lavorerà sul doppio e sull’essenza dell’oggetto scultoreo: Marmo Umido si comporrà di due sculture identiche nell’aspetto, ma diverse nella sostanza. La prima, in polvere di marmo bagnata e pressata, sarà lavorata a mano; l’altra sarà il frutto delle più avanzate tecniche di scultura robotica. Diversi gli approcci (uno tradizionale e romantico, l’altro rigoroso e freddo) e diversi anche i destini: la scultura lavorata con l’acqua si altererà, necessariamente, poiché l’acqua impedisce il processo di solidificazione del marmo macinato, riportando la materia allo stato polveroso via via che l’umidità sarà evaporata. Un lavoro dedicato al senso della sfida creativa, al suo compimento e al suo possibile smacco. Una riflessione su quella tensione epica, che alimenta – tra disciplina e smarrimento del senso – l’impresa di ogni artista.
La mostra conclusiva ospiterà, accanto ai nuovi progetti, anche alcune opere del Museo Carlo Zauli di Faenza, realizzate in occasione della Residenza d’Artista 2014 – ceramica nell’arte contemporanea, in collaborazione con DOCVA Via Farini (Milano) e Fondazione Bevilacqua La Masa (Venezia).

 – Helga Marsala

www.database-carrara.com

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Helga Marsala

Helga Marsala

Helga Marsala è critica d’arte, giornalista, editorialista culturale e curatrice. Ha innsegnato all’Accademia di Belle Arti di Palermo e di Roma (dove è stata anche responsabile dell’ufficio comunicazione). Collaboratrice da vent’anni anni di testate nazionali di settore, ha lavorato a…

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