Torna il teatro, a Lari, con Collinarea. Dall’Ulisse di Scenica Frammenti al Pinocchio di Babilonia Teatri, interpretato da pazienti usciti dal coma

“…Riprendiamo da dove avevamo lasciato nel 2013, ma in realtà è una storia molto più antica… Le persone, dicevamo, quale elemento fondamentale del nostro agire nel teatro e per il teatro. Perché non ci dimentichiamo che noi siamo eredi di un modo – o forse è meglio chiamarlo stile – che apparteneva alle famiglie teatrali”: […]

“…Riprendiamo da dove avevamo lasciato nel 2013, ma in realtà è una storia molto più antica… Le persone, dicevamo, quale elemento fondamentale del nostro agire nel teatro e per il teatro. Perché non ci dimentichiamo che noi siamo eredi di un modo – o forse è meglio chiamarlo stile – che apparteneva alle famiglie teatrali”: il direttore artistico del festival Collinarea di Lari (Pisa), Loris Seghizzi, introduce la sedicesima edizione della manifestazione, in programma dal 25 luglio al 2 agosto. Un’edizione al contempo “familiare” e di ampio respiro, forte di numerose anteprime, debutti, incontri e laboratori.
Ulisse. Indagine su un uomo al di sopra di ogni sospetto, prodotto da Scenica Frammenti, è un viaggio nei mondi attraversati da un narratore in redingote e maglia da marinaio. Con lui sul palco otto sedie “per fare riposare i personaggi, risvegliati a turno per raccontare”. Perché non ballate?, regia di Anna Stigsgaard, è liberamente ispirato a racconti e poesie di Raymond Carter, mentre Riccardo III, da William Shakespeare, è il nuovo spettacolo diretto e interpretato da Michele Sinisi con la collaborazione alla scrittura scenica di Michele Santeramo, prodotto da Teatro Minimo e Fondazione Pontedera Teatro.Ancora Shakespeare con Amleto. L’archivio delle anime, creazione di Naira Gonzales e Massimiliano Donato, che ne è anche interprete. In scena un istrionico becchino “celebra un dramma in cui l’unica certezza è la morte”.

Perchè non ballate, di Perché non ballate?, regia di Anna Stigsgaard

Perchè non ballate, di Perché non ballate?, regia di Anna Stigsgaard

Prima regionale per il Pinocchio di Babilonia Teatri, assieme alla compagnia Gli Amici di Luca, composta da persone con esiti di coma e da volontari. Lo spettacolo, scritto da Valeria Raimondi e Enrico Castellani,corrisponde al bisogno di fare un teatro necessario, dove la vita irrompe sulla scena senza essere mediata dalla finzione”.
Si presenta come primo studio Gramsci-Antonio detto Nino di Francesco Niccolini e Fabrizio Saccomanno: “È la vita privata di Gramsci quella che viene raccontata e approfondita, partendo dalle lettere scritte ai due figli. Un uomo che vive una disperata solitudine, perseguitato dal fascismo, in prigionia, nell’assenza delle persone che ama. Solo sullo sfondo, il tormentoso rapporto con il Partito”.
Il cartellone di Collinarea si chiude con una grande performance che coinvolge oltre cinquanta artisti provenienti dalle compagnie Civilleri/Lo Sicco, Teatro Dei Venti, Carrozzeria Orfeo, LeVieDelFool, Ammonia Danza Corrosiva, Compagnia dell’Ordinesparso, Neapolis, Uthopia/Ciro Masella e Scenica Frammenti. Insieme a loro molti abitanti di Lari e i partecipanti ad alcuni dei variegati laboratori proposti al Festival.

–  Michele Pascarella

www.collinarea.it

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Michele Pascarella

Michele Pascarella

Dal 1992 si occupa di teatro contemporaneo e tecniche di narrazione sotto la guida di noti maestri ravennati. Dal 2010 è studioso di arti performative, interessandosi in particolare delle rivoluzioni del Novecento e delle contaminazioni fra le diverse pratiche artistiche.

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