Fuga a Luogomano. Un piccolo comune in Toscana, nei pressi di Pistoia, dove coltivare la terra e discutere di fotografia. Natura, relax e arte contemporanea

Posti belli, in cui trascorrere brevi momenti di fuga dalla routine, dagli stress quotidiani, dall’ossessione tecnologica, dalle solitudini metropolitane. Posti come piccole comuni, in cui ritrovare il senso del rapporto con le persone, con la natura, col tempo, con le immagini dimenticate. Posti come Luogomano, una grande casa semi-abbandonata immersa nella riserva dell’Acquerino, sull’Appennino tosco-emiliano, […]

Posti belli, in cui trascorrere brevi momenti di fuga dalla routine, dagli stress quotidiani, dall’ossessione tecnologica, dalle solitudini metropolitane. Posti come piccole comuni, in cui ritrovare il senso del rapporto con le persone, con la natura, col tempo, con le immagini dimenticate. Posti come Luogomano, una grande casa semi-abbandonata immersa nella riserva dell’Acquerino, sull’Appennino tosco-emiliano, che dal 23 giugno al 20 luglio apre le sue porte a chiunque voglia concedersi una vacanza particolare, in perfetto mood country-hippy: si lavora in campagna, si dà una mano per mettere a posto l’immobile, si fanno lunghe passeggiate lungo il fiume, si conversa in giardino, si cucina insieme, si organizzano escursioni nei paesi vicini e ci si improvvisa raccoglitori nei campi. Il tutto con il coordinamento delle associazioni culturali Luogomano e Olla.

Luogomano, il casolare

Luogomano, il casolare

E per gli appassionati d’arte contemporanea c’è un programma ad hoc, da seguire nel weekend tra il 10 e il 13 luglio. Un ciclo di incontri rigorosamente informali, in un luogo che più informale non si può, per mettere in dialogo artisti, studenti, curatori. Il tema? La fotografia. Per una libera riflessione insieme a Daniele De Luigi, Silvia Camporesi, Luca Panaro e Giorgio Barrera. Nessuna scaletta precisa e nessun ruolo definito: qualunque ospite può proporre un dibattito, mostrare un progetto in via di sviluppo, presentare il proprio lavoro, porre delle domande. Indispensabile prenotare: sono solo dieci i posti letto a disposizione, in camere doppie e triple. Vitto, alloggio, partecipazione ai talk e a tutte le attività a fronte di un contribuito di quindici euro giornalieri, oltre a una quota una tantum di trenta euro per diventare amico di Olla. Un weekend insolito, selvatico, autentico, per eremiti contemporanei. Dove conta, più che mai, il vecchio motto “less is more”.

–      Helga Marsala

Info e prenotazioni:
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Helga Marsala

Helga Marsala

Helga Marsala è critica d’arte, giornalista, editorialista culturale e curatrice. Ha innsegnato all’Accademia di Belle Arti di Palermo e di Roma (dove è stata anche responsabile dell’ufficio comunicazione). Collaboratrice da vent’anni anni di testate nazionali di settore, ha lavorato a…

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