Direzione Isola di Stella. Una guida firmata Flavio de Marco

Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea, Roma - fino al 5 ottobre 2014. Un viaggio in un’isola misteriosa del Mar Egeo, finestre aperte su paesaggi utopici, frammenti di mappe, una guida di circa 380 pagine… Un percorso senza bussola in cui Flavio de Marco ci accompagna alla scoperta di un universo affascinante e spiazzante in cui, per ritrovarsi, è necessario perdere i punti di riferimento.

Nonostante l’isola non sia stata ancora ufficialmente aperta al pubblico, circa due anni fa un ristretto gruppo di giornalisti, artisti, scienziati, politici, rappresentanti del mondo finanziario e culturale in generale sono stati invitati per un sopralluogo che si è tenuto nella massima riservatezza, in tempi in cui era vietato ogni tentativo di avvicinamento nel raggio di tre miglia dal cantiere. La storia di come io, l’autore, abbia potuto entrare in questa riservatissima lista di invitati, avendo così la possibilità di visitare l’isola di Stella, è troppo lunga e complessa per essere raccontata in questa sede…”. Così comincia il racconto del viaggio di Flavio de Marco (Lecce, 1975) in questa terra artificiale creata da una sconosciuta multinazionale, un’utopia che sembra diventare sempre più reale man mano che si prosegue nella lettura della minuziosa guida scritta dall’artista, passeggiando lungo il percorso espositivo costituito da 44 dipinti e 34 disegni. Protagonisti della mostra sono proprio i paesaggi, gli scorci e le vedute virtuali dell’isola di Stella, nati per dare forma visiva a questo luogo immaginario.

Flavio de Marco in mostra alla GNAM

Flavio de Marco in mostra alla GNAM

Nel lavoro dell’artista, il paesaggio è uno strumento di ripensamento del “vedere”. Fortissimo il legame con la storia dell’arte che, nella sua pratica artistica, de Marco utilizza come un infinito archivio visivo da cui attingere codici espressivi selezionati in maniera casuale dalla sua memoria, allo stesso modo di un software generativo. Il Pointillisme e il Minimalismo geometrico, l’Espressionismo astratto e la Street Art, l’Optical e il Pop possono convivere all’interno di uno stesso lavoro.
I linguaggi pittorici si sovrappongono rispettando un’unica regola dal punto di vista compositivo: la disposizione in linea con l’orizzonte. Ogni dipinto espande il concetto di finestra sul mondo, aprendo – allo stesso modo dello schermo di un computer – finestre all’interno di altre finestre, creando una mise en abyme imperfetta e incoerente che perturba la razionalità del riconoscimento, producendo un cortocircuito estetico il cui fascino seduce inevitabilmente la mente, prima ancora degli occhi. “Il paesaggio è un dispositivo critico, perché mette in crisi”, afferma l’artista. Una criticità che è apertura verso l’altrove, l’impossibile o il nuovo possibile, che stravolge il legame tra il guardare e il vedere, che affascina, perturba e fa venir voglia di prendere immediatamente un biglietto di sola andata: direzione isola di Stella.

Valentina Gioia Levy

Roma // fino al 5 ottobre 2014
Flavio de Marco – Stella
a cura di Adriana Polveroni e Angelandreina Rorro
Catalogo Maretti
GNAM
Viale delle Belle Arti 131
06 322981
[email protected]
www.gnam.beniculturali.it

 

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