Una pioggia di Polline su Roma. Un festival flash, per una notte di alchimie elettroniche negli spazi di Visiva. Performance, proiezioni, videomapping, live set

Un sabato che si tinge giallo. Sperimentazioni elettroniche, dal tramonto all’alba, fra arte, musica, live media, liberando una nube di suoni e visioni capace di generare nuovi mindscape, nuove connessioni. Si chiama Polline, a evocare una sostanza fertile e generativa, ed è un festival lungo un giorno, pensato per Roma da due collettivi: Sevenoclock, giovani […]

Un sabato che si tinge giallo. Sperimentazioni elettroniche, dal tramonto all’alba, fra arte, musica, live media, liberando una nube di suoni e visioni capace di generare nuovi mindscape, nuove connessioni. Si chiama Polline, a evocare una sostanza fertile e generativa, ed è un festival lungo un giorno, pensato per Roma da due collettivi: Sevenoclock, giovani professionisti della comunicazione, del marketing e della cultura, ed Exe-cute, da anni specializzato nella promozione di eventi musicali.
Polline è il tempo breve di un crossing mediale; è lo spazio di una piccola città immaginaria disegnata da architetture digitali; è una scia dorata di pigmento volatile, da catturare nell’arco di una notte di primavera. Un festival-evento, ospitato nei tre piani dal sapore post industriale di Visiva: settemila metri quadri con terrazza e un affaccio sulla stazione Tuscolana. Tutto nel segno della ricerca, dell’intrattenimento colto, dello stile contemporaneo.
A partire dalle 19 di sabato 17 maggio si susseguiranno musicisti, dj, artisti, accomunati all’uso della tecnologia. Apertura affidata alla performance interattiva dall’italo-argentino Martìn Romeo, che unisce danza e video proiezioni, in un intreccio multilayer tra immagini liquide e movimenti fluidi del corpo, tra consistenza del gesto ed evanescenza delle forme.

Polline

Quindi, Nobu_Lab, progetto-laboratorio del duo milanese Moogger Fogger, specializzato nel campo delle performance audiovisive, dell’installazioni video,  delle proiezioni  architetturali;  ancora contaminazioni col sound artist triestino Marco Cecotto, ricercatore raffinato che coniuga attitudine filosofica, ingegneria del suono, elaborazione di dispositivi elettronici artigianali, in un mix fra teoria e sperimentazione analogica, estetica musicale – con riferimenti da John Cage a David Tudor – e utilizzo di strumenti digitali open source.
Si prosegue col bolognese Francesco Burlando e i suoi convulsi videomapping di paesaggi metropolitani, elaborazioni di computer grafica, fotografia, animazione; infine Stochastic Resonance, etichetta indipendente e network di artisti sperimentali, nome di punta della scena romana, tra i promotori del festival Aggregator.
Guest star della serata è Xosar, producer di origini americane, olandese di adozione, per la prima volta nella Capitale con un set “old school” in cui drum machines, sequencer e kaoss pad generano un flusso elettronico lo-fi, tra techno Detroit e Chicago house. Prima e dopo di lei una line up serrata di dj e produttori del migliore milieu elettronico locale e nazionale: dall’afro-futurismo 2.0 di Dj Khalab alla psichedelia con linee di IDM dei Commodity Place, dalle atmosfere ambient del giovanissimo Machweo, ai virtuosismi stilistici di Luminodisco, Adiel, Valerio! e Solko.

–   Helga Marsala

Polline
17 maggio 2014
Visiva
 – La Città dell’immagine
Via Assisi 117, Roma
dalle 19 alle 2  ingresso: 10€ (incl. food & drink)
dopo le 21, ingresso: 8€
www.facebook.com/polline.diffusioni
www.exe-cute.it
www.sevenoclock.it
www.visiva.info

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Helga Marsala

Helga Marsala

Helga Marsala è critica d’arte, giornalista, editorialista culturale e curatrice. Ha innsegnato all’Accademia di Belle Arti di Palermo e di Roma (dove è stata anche responsabile dell’ufficio comunicazione). Collaboratrice da vent’anni anni di testate nazionali di settore, ha lavorato a…

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