Quattro artisti a Roma, per gli Internazionali d’Italia BNL. Alla Casa delle Armi del Foro Italico una mostra che intreccia arte, gioco e sport

Si avvicinano gli Internazionali d’Italia BNL, storico torneo di tennis nato nel 1930 a Roma e nel ‘35 insediatosi definitivamente presso gli impianti del Foro Italico. Un appuntamento importante per la Capitale, che da quasi un secolo vede in campo grandissimi campioni, e che quest’anno incontra anche l’arte contemporanea. Da un lato le gare, come […]

Si avvicinano gli Internazionali d’Italia BNL, storico torneo di tennis nato nel 1930 a Roma e nel ‘35 insediatosi definitivamente presso gli impianti del Foro Italico. Un appuntamento importante per la Capitale, che da quasi un secolo vede in campo grandissimi campioni, e che quest’anno incontra anche l’arte contemporanea. Da un lato le gare, come d’abitudine, e dall’altro un progetto espositivo, che dal tema sportivo prende spunto per coinvolgere anche un pubblico differente. Playground, a cura di Bartolomeo Pietromarchi e Maria Alicata, è una mostra-laboratorio allestita presso La Casa delle Armi, all’interno del Foro Italico, spazio progettato nella prima metà degli anni Trenta da Luigi Moretti, considerato tra i più straordinari esempi di architettura razionalista. Per l’occasione quattro artisti delle ultime generazioni trasformeranno l’austero e luminoso edificio in una  palestra dell’arte, con opere di grandi dimensioni, ispirate al tema del gioco e dello sport. Quasi tutti progetti concepiti ad hoc, secondo logiche relazionali, completate da un programma di workshop per bambini.

Ruth Proctor, I see you liking everything

Ruth Proctor, I see you liking everything

I want to be like water and never have a doubt and reflect what is around my pool è il lungo titolo in soggettiva dell’opera di Gabriele De Santis, congegno interattivo scandito da illusioni sottili, rimandi inattesi, accostamenti bizzarri in cui potersi smarrire, facendo slalom tra oggetti, segni, simboli, icone, tutti commessi all’immaginario sportivo. Ruth Proctor sceglie un’installazione già presentata a Londra nel 2013, I see you liking everything: gigantesca maschera-autoritratto realizzata con centinaia di bandierine colorate luccicanti, che incarna l’alter ego dell’artista e che, fissata su una rete da pallavolo, intercetta gli sguardi del pubblico.
Nato come gioco da tavolo, L’ABC dell’arte – Global Education di Giuseppe Stampone è un gioco sull’arte contemporanea, per un’alfabetizzazione di base sui principali artisti, opere e movimenti del XX secolo, lungo un percorso di caselle in forma di abbecedario: da Duchamp a Warhol, da Ai Weiwei a Cattelan, trasformando con ironia il tema della cultura artistica in un’occasione di socializzazione ludica. Infine, su un muro di collegamento della Casa delle Armi, il duo di street artist romani Sten & Lex realizzerà un intervento temporaneo, con l’inconfondibile tecnica dello stencil-poster, un Arazzo fatto di trame geometriche, per una lettura grafica dello splendido edificio di Moretti.

“Playground”
opening: 8 maggio 2014, ore 19
ore 20.30, live dei Commodity Place e djset di Rawmance
fino al 16 maggio 2014
Casa delle Arti, Roma – viale delle Olimpiadi, Foro Italico

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Helga Marsala

Helga Marsala

Helga Marsala è critica d’arte, giornalista, editorialista culturale e curatrice. Ha innsegnato all’Accademia di Belle Arti di Palermo e di Roma (dove è stata anche responsabile dell’ufficio comunicazione). Collaboratrice da vent’anni anni di testate nazionali di settore, ha lavorato a…

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