La mistica alchimia del disegno nero. Omar Galliani a Torino

Gam, Torino - fino al 18 maggio 2014. Si vive un’esperienza zen al cospetto delle monumentali opere di Omar Galliani. Trenta grandi disegni che fondono Occidente e Oriente. Con un nuovo lavoro che rielabora lo sfumato monocromatico del pittore ottocentesco Antonio Fontanesi.

Monocromia, sfumato e disegno sono gli elementi che accomunano, a distanza di oltre due secoli, le opere di Antonio Fontanesi (Reggio Emilia, 1818 – Torino, 1882) e Omar Galliani (Montecchio Emilia, 1954). Anzi, di un’opera in particolare: Paesaggio con alberi e ruscello di Fontanesi del 1895, che Galliani ha scelto di reinterpretare dopo aver visionato un suo corpus di fogli, di cui la Gam di Torino possiede una ricca collezione. Ma le analogie potrebbero continuare, sia in senso concettuale (i pioppi raffigurati nel disegno ottocentesco costituiscono anche la materia di supporto di molti lavori dell’artista contemporaneo) che prettamente biografico (sono, o sono stati, entrambi dei viaggiatori, in particolar modo in Oriente: Cina per Galliani e Giappone per Fontanesi). E anche temporale, perché per entrambi la natura è qualcosa di eterno, nonostante le continue aggressioni da parte dell’uomo, con cui da tempo si sono spezzati i rapporti, sottolineati dalle chiome recise dei pioppi di Galliani e dal suo inserimento sulla tavola di venticinque autentiche fedi d’oro, a simboleggiarne il mancato matrimonio.

Omar Galliani alla GAM - Photo Robino

Omar Galliani alla GAM – Photo Robino

Da queste suggestioni è nata non solo l’opera Paesaggio dei miei veleni (D’après Fontanesi), nell’ambito del secondo capitolo di Dialoghi – il progetto espositivo e di ricerca scientifica sulle collezioni permanenti della Gam, che punta a instaurare un dialogo con artisti affermati e attivi sulla scena contemporanea internazionale, inaugurato nel 2011 con l’artista statunitense James Brown -, ma un’intera mostra dal titolo L’opera al nero. Nell’arco di un anno Galliani ha realizzato altre tre opere, nell’abituale tecnica a matita nera su tavola, per strati sovrapposti, incentrate su frammenti di corpo isolati nel cosmo. Una vertebra, un bacino e una mandibola sono diventati, nell’immaginario simbolico dell’artista, Cassiopea, Orione e Prometeo intenti a elevarsi nell’universo.
La mostra, che comprende una trentina di opere, tutte di dimensioni imponenti, dislocate su una superficie di oltre 1.000 mq, prosegue a ritroso nella produzione artistica di Omar Galliani che comprende anche lavori della metà degli Anni Settanta. C’è un solo dipinto a olio, mentre tutto il resto è frutto della sua grande ossessione per il disegno, che raggiunge l’apice nella cura dei dettagli della serie Mantra, monumentali opere realizzate direttamente in Cina, con i materiali acquistati sul posto.

Claudia Giraud

Torino // fino al 18 maggio 2014
Omar Galliani – L’opera al nero
GAM
Via Magenta 31
0114429518
[email protected]
www.gamtorino.it


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Claudia Giraud

Claudia Giraud

Nata a Torino, è laureata in storia dell’arte contemporanea presso il Dams di Torino, con una tesi sulla contaminazione culturale nella produzione pittorica degli anni '50 di Piero Ruggeri. Giornalista pubblicista, iscritta all’Albo dal 2006, svolge attività giornalistica per testate…

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