Jan Fabre l’azionista

Una mostra al Maxxi di Roma, allestita da metà ottobre 2013 a metà febbraio 2014. Una grande retrospettiva su Jan Fabre, focalizzata su “Action & Performances 1976-2013”, come recitava il sottotitolo di “Stigmata”. E un catalogo che merita un approfondimento.

La curatela della mostra romana di Jan Fabre (Anversa, 1958) era affidata, un poco a sorpresa, a Germano Celant. Che negli spazi disegnati da Zaha Hadid ha concepito un allestimento compresso e strettamente cadenzato, con decine di tavoli con piano in vetro e cavalletti. Stretti fra le lastre tagliate al vivo, materiali fotografici e, poggiati al di sopra, oggetti e strumenti utilizzati dall’artista fiammingo durante le sue azioni. All’intorno, ma con grande discrezione, alcuni piccoli schermi sui quali passavano i documenti filmati di quelle stesse azioni.
Il monumentale catalogo (Skira, pagg. 648, € 75) diventa allora una monografia complementare alla mostra. Breve testo introduttivo del curatore, e poi la successione di novanta performance – da You have to take everything seriously but not tragically (1976), realizzata al Centro Culturale di Anversa, a Do we feel with our brain and think with our hearth (2013), film girato a Parma insieme a Giacomo Rizzolatti, che è colui che ha “scoperto” i neuroni specchio – raccontate esclusivamente attraverso le immagini, insieme ad alcuni brevi statement. In funzione di intercalare, la conversazione fra artista e curatore suddivisa in quattro tranche.
Si può in questo modo approfondire uno dei volti di Jan Fabre, equidistante si potrebbe dire sia dall’artista che utilizzava scarabei e affini per ricoprire armature e tavoli da Risiko, sia dal regista che ha dato ottime prove di sé in ambito teatrale. E che in questo modo fa dimenticare almeno per qualche tempo alcune prove meno riuscite sul palcoscenico della Biennale di Venezia, dove – in una maniera o nell’altra – è presente ormai da anni.

Marco Enrico Giacomelli

Jan Fabre – Stigmata. Action & Performances 1976-2013
a cura di Germano Celant
Skira, Milano 2014
Pagg. 648, € 75
ISBN 9788857221243
www.skira.net

Articolo pubblicato su Artribune Magazine #18
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Marco Enrico Giacomelli

Marco Enrico Giacomelli

Giornalista professionista e dottore di ricerca in Estetica, ha studiato filosofia alle Università di Torino, Paris 8 e Bologna. Ha collaborato all’"Abécédaire de Michel Foucault" (Mons-Paris 2004) e all’"Abécédaire de Jacques Derrida" (Mons-Paris 2007). Tra le sue pubblicazioni: "Ascendances et…

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