Reale Mutua: a Torino, un museo assicurato

Un incendio a casa Savoia: è così che nasce la Reale Mutua di Torino, voluta da Re Carlo Felice per assicurare i propri sudditi. Ora c’è anche il suo nuovo museo d’impresa, a celebrare i quasi 200 anni della compagnia. Attraverso un percorso multimediale che dall’8 marzo apre al pubblico.

Noi siamo il risultato delle nostre scelte e della nostra storia”. Un incipit retorico quanto basta per dire che da quasi due secoli la Società Reale Mutua di Assicurazioni si confronta con le mutevoli esigenze dei tempi, senza mai tradire il suo status di mutua assicuratrice e lo stretto rapporto con i propri soci/assicurati. Ed è proprio con questo monito lapidario che si conclude il filmato di ricostruzione storica, appositamente realizzato per accompagnare il visitatore attraverso la nascita e la crescita della Società Reale Mutua, dal 1829 ai giorni nostri.
Rappresenta l’ouverture al percorso multimediale del neonato museo aziendale di Torino, riassumendo al suo interno i temi che saranno approfonditi nelle sale successive: “Un’araldica reale”, in quanto lo stemma riproduce la piccola arma del Re di Sardegna Carlo Felice di Savoia, primo assicurato della compagnia; “Soci, non semplici assicurati”, perché il cliente che sottoscrive una polizza diventa anche socio e, in quanto tale, gode di particolari vantaggi, come le riduzioni del premio per le polizze danni; “La crescita di un Gruppo”: con oltre 1.200 dipendenti e 340 agenzie distribuite in tutta la penisola, Reale Mutua è anche capofila di un gruppo presente in Italia e Spagna, che impiega circa 3mila persone e tutela più di 3 milioni e mezzo di assicurati, avendo attestato nel 2012 una raccolta premi di circa 3,5 miliardi di euro. E poi ancora: “Una Società fatta di persone”, per l’attenzione alla crescita professionale dei propri impiegati; “Una Società che si racconta”, per l’uso massiccio dei manifesti pubblicitari, anche d’autore, come Marcello Dudovich, tanto per fare un esempio; “Oltre l’ordinario: la responsabilità sociale d’impresa”, come la scelta di venire incontro ai propri assicurati de L’Aquila e dell’Emilia, colpite dal terremoto, prorogando immediatamente i termini di pagamento delle polizze.

Museo Storico Reale Mutua, Torino

Museo Storico Reale Mutua, Torino

Tutto questo è raccontato e mostrato, attraverso documenti originali, fotografie degli Anni Trenta di famosi professionisti del tempo, quali Carlo Pedrini, Silvio Ottolenghi, Mario Gabinio e Pietro Canonica, nonché manifesti e filmati pubblicitari di varie epoche, in otto sale al piano terra del cinquecentesco palazzo torinese Aldobrandini Biandrate di San Giorgio, per una superficie complessiva di 400 mq. In realtà il museo esisteva già dal 2007, ma consisteva in una sola stanza, la cosiddetta “Sala delle Colonne”. Poi, nel 2012, la Società Reale Mutua Assicurazioni ha affidato allo Studio Gritella & Associati, a seguito di una gara di progettazione preliminare su inviti, l’incarico per la progettazione del suo nuovo museo storico.
Un museo che rientra a pieno diritto nella cosiddetta categoria dei “musei d’impresa”, con la specifica accezione che nel caso di Reale Mutua il patrimonio del museo e la crescita imprenditoriale del gruppo sono strettamente connessi con la storia di Torino, e la formazione dello Stato Unitario italiano, dal Risorgimento ad oggi.

Claudia Giraud

www.realemutua.it

Artribune è anche su Whatsapp. È sufficiente cliccare qui per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati

Claudia Giraud

Claudia Giraud

Nata a Torino, è laureata in storia dell’arte contemporanea presso il Dams di Torino, con una tesi sulla contaminazione culturale nella produzione pittorica degli anni '50 di Piero Ruggeri. Giornalista pubblicista, iscritta all’Albo dal 2006, svolge attività giornalistica per testate…

Scopri di più