Shozo Shimamoto nella Milano barocca

Nell’elegante cornice dello Studio Visconti a Milano, in luminose sale affrescate (collegate a quello fu il piccolo studio di Lucio Fontana in corso Monforte) va in scena l’arte del maestro giapponese, contaminata da forti preesistenze. Fino al 31 gennaio.

È da godere evitando qualsiasi forma di razionalizzazione la mostra Memorial exhibition di Shozo Shimamoto (Osaka, 1928-2013), artista amato dalla critica in vita e inseguito dai collezionisti dopo la morte: basti guardare all’impennata dei passaggi d’asta e dei prezzi negli ultimi mesi. I critici occidentali hanno fatto fatica a incasellarlo: precursore su alcuni temi ed emulatore su altri, Shimamoto ha attraversato diverse correnti artistiche, apportando a ciascuna il suo determinante contributo. La mostra inizia con Hole Showa 21 (1946 ca.), opera sospesa a quello stesso pilastro, tra due finestre, che Lucio Fontana guardava nel suo studio; anche se i primi buchi – Ana – di Shimamoto, in realtà, sono più operazioni materiche di consunzione che di taglio, ma l’evocazione è forte. Il percorso si conclude con il video di una delle ultime performance dell’artista alla Certosa di San Giacomo a Capri.

Giovanna Procaccini

Milano // fino al 31 gennaio 2014
Shozo Shimamoto – Memorial exhibition
STUDIO VISCONTI
Corso Monforte 23
02 795251
[email protected]
www.studiovisconti.net

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Giovanna Procaccini

Giovanna Procaccini

Giovanna Procaccini, nata a Napoli, vive a Milano. È laureata in architettura e specializzata in storia dell’arte all’Università degli Studi di Napoli Federico II. È diplomata come addetto alla conservazione e restauro dei dipinti su tela. Critica e curatrice, si…

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