Countdown per il New Generations Festival. A Milano la prima edizione della tre giorni dei giovani architetti europei pronti a scambiare esperienze e condividere il proprio lavoro

Qual è l’impatto della crisi sull’attività dei giovani studi d’architettura in Europa? E come va riconsiderato il ruolo dell’architetto nella società contemporanea? A queste domande cercherà di rispondere la prima edizione del New Generations Festival di Milano, una tre giorni – dal 28 al 30 novembre – in cui oltre quaranta studi under 36, con […]

Qual è l’impatto della crisi sull’attività dei giovani studi d’architettura in Europa? E come va riconsiderato il ruolo dell’architetto nella società contemporanea? A queste domande cercherà di rispondere la prima edizione del New Generations Festival di Milano, una tre giorni – dal 28 al 30 novembre – in cui oltre quaranta studi under 36, con base in Italia, Spagna, Olanda, Belgio, Grecia, Portogallo, Romania, Svezia e Turchia, saranno coinvolti in workshop, conferenze, mostre, tavole rotonde. Tutto è nato alla fine del 2011, quando lo studio Itinerant Office ha avviato un progetto di ricerca nato attorno al formato della video-intervista, che in poco tempo ha dato vita ad una rete con decine di studi, basata sulla collaborazione e lo scambio culturale.
Il programma del festival, denso e variegato, prevede tre workshop, diverse “20 minutes lectures”, quattro “shared lectures”, due serate Pecha Kucha e una mostra. I tre workshop – Community and Build, Collaborative Arts e Crisis and Innovation – lavorano sulla contaminazione dell’architettura con altre discipline secondo il fil rouge della crisi economica. Le mini lecture vedono alternarsi decine di giovani studi in un maratona di oltre 72 ore per raccontarsi, far conoscere i propri progetti e dare così visibilità alla propria ricerca. Tra questi gli italiani studio WOK, OFL Architecture, Silvia Basani + Serafina Aiello, bam! Bottega di architettura metropolitana, Esperimenti Architettonici, CityVision, Domenico di Siena, Matteo Ferroni, Umberto Cipri, Robotech, e poi ONZ Architects (tk), Appareil (e), Studio Banana TV (e), Studio Papaver (nl), Point Supreme Architects (gr), Pac-Mac Arquitectura (e), Basurama (e), 05AM (e), De Kort van Schaik (be/nl), Subarquitectura (e), ndvr (be),VIC (e), Openfabric (it/nl), Space&Matter (nl), AP+E (nl/dk), Fabric (nl).
Le shared lecture, invece, sono il nuovo format inventato per alimentare il confronto tra due studi internazionali, tra loro sconosciuti, invitati a proporre la propria riflessione su un tema comune. Tra gli abbinamenti troviamo: Subarquitectura (e) + landandcc (usa/nl), Estudio SIC (e) + Denieuwegeneratie (nl), A2BC (it) + Muoto (fr), Stefano Tropea (it) + Disguincio (it). Le due serate del 28 e 29 novembre saranno organizzate secondo il format internazionalmente conosciuto come Pecha Kucha night: 20 slide, 20 secondi ciascuna, 6 minuti e 40 secondi in cui dieci invitati raccontano un progetto, un’esperienza, un’idea attorno ai temi del network, dell’innovazione e della crisi. Infine la mostra all’Urban Center di Milano raccoglierà le oltre 40 video-interviste fatte a una selezione di studi italiani, spagnoli e olandesi che lo studio Itinerant Office ha realizzato in due anni di ricerca.

– Zaira Magliozzi

Dal 28 al 30 novembre 2013
New Generations Festival
Fabbrica del Vapore | La Cattedrale, Stecca 3.0, Urban Center
Milano
www.newgenerationsweb.com

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Zaira Magliozzi

Zaira Magliozzi

Architetto, architecture editor e critico. Dalla sua nascita, fino a Marzo 2015, è stata responsabile della sezione Architettura di Artribune. Managing editor del magazine di design e architettura Livingroome. Corrispondente italiana per la rivista europea di architettura A10. Dal 2006…

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