Beatrice Pediconi e la materia corpuscolare

Collezione Maramotti, Reggio Emilia - fino al 31 gennaio. La materia cambia stato. All’ex Max Mara, Beatrice Pediconi allestisce un delicato, silenzioso spazio alchemico. Dalla rappresentazione statica di polveri alle sperimentazioni con materiali organici, in Emilia la chimica diventa rappresentazione.

A Reggio Emilia, la personale di Beatrice Pediconi (Roma, 1972), alla Collezione Maramotti, è allestita in due sale adiacenti all’ingresso dell’ex stabilimento. Il tempo di attesa è apparentemente lungo, solo pochi visitatori per volta possono accedere all’ultima sala, nella quale l’artista presenta e proietta il suo ultimo lavoro, realizzato per la Collezione (9’/Unlimited). Prima di accedere alla sua videoinstallazione è possibile osservare alcune polaroid, allestite su raffinati espositori di plexiglass, primi piani di polveri e materiali così ravvicinati da risultare astratti.

Beatrice Pediconi - 9’/Unlimited - veduta della mostra presso la Collezione Maramotti, Reggio Emilia 2013 - photo Dario Lasagni

Beatrice Pediconi – 9’/Unlimited – veduta della mostra presso la Collezione Maramotti, Reggio Emilia 2013 – photo Dario Lasagni

Una sala più avanti, nel buio relativo di una dark room, per circa dieci minuti i fotogrammi fascianti della videoinstallazione colgono reazioni e comportamenti di elementi con diverso peso specifico. Dando vita a una danza quadrimensionale che circonda completamente lo spettatore. Percorrendo i meandri visuali di particelle, seguite nei loro movimenti di accelerazione e deflusso, Pediconi misura lo sguardo di chi guarda con la propria indagine micrometrica, lasciando chiunque assistere a tempi di reazione in assenza di gravità e di ossigeno. Dall’interno e forse oltre il mondo delle cose.

Ginevra Bria

Reggio Emilia // fino al 31 gennaio 2014
Beatrice Pediconi – 9’/Unlimited
COLLEZIONE MARAMOTTI
Via Fratelli Cervi 66

0522 382484
[email protected] 
www.collezionemaramotti.org

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Ginevra Bria

Ginevra Bria

Ginevra Bria è critico d’arte e curatore di Isisuf – Istituto Internazionale di Studi sul Futurismo di Milano. È specializzata in arte contemporanea latinoamericana.

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