StartMilano 2013. Essere e non esserci

Dal 19 al 27 settembre, a Milano, prenderà il via l’ottavo appuntamento di apertura congiunta della stagione espositiva. Il Presidente di StartMilano, Pasquale Leccese, ha presentato il programma, ma nel frattempo le gallerie aderenti sono rimaste in tredici.

19-27 Settembre 2013, Milano. Al suo ottavo anno di vita, l’appuntamento di StartMilano riunisce nel proprio circuito tredici gallerie e quattro spazi pubblici (Hangar Bicocca, Peep-Hole, Fondazione Stelline e Fondazione Marconi); protagonisti-superstiti che proveranno ad animare i disparati distretti dell’arte, con inaugurazioni congiunte ed eventi non ancora meglio specificati. Nel 2007 le gallerie private che aderirono a StartMilano furono trentotto. Quali, dunque, i fattori di tante defezioni nel tempo? E quali le possibili soluzioni per un maggior rinfoltimento (l’anno scorso, ad esempio, si era proposta l’idea di visite domenicali ai laboratori di via Ventura)?
Per Massimo De Carlo, Francesca Minini, Lia Rumma e la Kaufmann Repetto essere associati a StartMilano garantisce al visitatore (solo e solamente dal 19 al 27 settembre): orari prolungati, la possibilità di incontrare gli artisti e l’apertura straordinaria domenicale. Nulla di più. Ma per i variegati pubblici di Milano, sembra, infatti, non sussistere un reale margine d’offerta tra le gallerie aderenti e quelle non aderenti a StartMilano, fra le quali, ad esempio:  Zero…, Raffaella Cortese, Suzy Shammah (inaugurazione, il 26 settembre, di Florian Slotawa) e la Lisson Gallery (che inaugurerà il 19 settembre con un progetto importante su Fred Sandback). Abbiamo dunque domandato al suo Presidente, Pasquale Leccese, che cosa aspettarsi, quest’anno, da un appuntamento che sembra ormai esser diventato uno stereotipo del periodo d’avvio delle attività espositive ambrogine, senza più riuscire, da tempo, a inventare ulteriori scenari né nuove, brillanti connotazioni del circuito.

Richard Prince, Black Rubber bands 2012

Richard Prince, Black Rubber bands, 2012

“StartMilano è nata per dare un segnale di vivacità artistica e culturale in una città che ancora dopo più di dieci anni stenta ad avere programmazioni continuative negli spazi dedicati all’arte contemporanea”, sottolinea Leccese. “Il PAC è l’esempio più eclatante di un luogo nato per essere la versione italiana di una kunsthalle e che oggi vaga nel buio alternando mostre che risentono di una mancata direzione artistica. Le gallerie che partecipano a StartMilano  sono solo alcune delle tante sul territorio, ma sono unite dall’unico obiettivo di fare-sistema intorno alla necessita di dare a Milano il giusto riconoscimento di citta con una forte tradizione sia di collezionismo che di artisti. Quindi nonostante ci siano stati momenti in cui la nostra associazione contava di ben 38 gallerie, non è sul numero ma è sulla qualità che abbiamo cercato di puntare”. Ma quando si chiede al Presidente quali siano le possibili soluzioni, lui incalza negativamente: “oggi Milano e l’Italia, non solo nel nostro settore, ma anche in altri, soffrono per una serie di fattori che ostacolano  il nostro lavoro (da quello fiscale, a quello della mancanza di strutture pubbliche e di acquisizioni). Inoltre la forte crisi ha messo in ginocchio la classe medio-alta dei collezionisti, riconosciuti in Europa tra le più sensibili per l’acquisizione di opere d’arte. Molte gallerie, infatti, (vedi Fornello e lo stesso De Carlo) aprono già le loro sedi all’estero oppure lo stanno per fare. Alcune purtroppo hanno chiuso e dico purtroppo perché sono poi gallerie che, lavorando con giovani artisti, sono state le più penalizzate da queste carenze milanesi”.

Pasquale Leccese

Pasquale Leccese

Dunque quali elementi potrebbero fungere da collettore o da volano, da propulsori di tanta disgregazione tra le gallerie milanesi? “I vari distretti (Lambrate, Porta Venezia etc), molto distanti tra loro, hanno anche cercato di coadiuvarsi in appuntamenti congiunti anche aldilà dell’evento-StartMilano, ma se manca il dialogo con l’istituzione, in questo caso il Comune, il gioco si fa duro e noi privati possiamo fare ben poco. Anche se con le due amministrazioni precedenti si erano fatti alcuni tentativi in tal senso, ma poca cosa. Il Miart, di cui sono stato nel passato un forte sostenitore, ha a mio parere avuto sempre validi e attenti direttori, ma la struttura mastodontica di Fiera Milano rende tutto più complicato. Inoltre con così poca disponibilità economica sono praticamente scomparse le acquisizioni museali. Comunque, molte gallerie aderenti a StartMilano hanno partecipato con entusiasmo all’ultima Miart e credo che questo sia un segnale positivo”.

D. Gutov, Shostakovich, in memory of Sollertinsky, 190x495 cm, installazione, 1993 – 2010

D. Gutov, Shostakovich, in memory of Sollertinsky, 190×495 cm, installazione, 1993 – 2010

Cosa aspettarsi dunque? “Dovendomi occupare da vicino dell’attività di StartMilano”, sottolinea Leccese, “ho constatato, in prima persona, che avevo una visione limitata delle gallerie di questa città, scoprendo invece realtà nuove e molto interessanti, sia come spazi che come programmi. StartMilano non fa classifiche per prestigio o importanza, StartMilano lancia dei messaggi. Quello di quest’anno è: Voglia di contemporaneo! Intesa anche come voglia di riportare la galleria a spazio unico ed eccezionale dove avvengono miracoli. Non solo nell’arco di un fine settimana ma estendendosi fino al 27 settembre. Abbiamo anche questa volta inserito le realtà attive a noi vicine come Hangar Bicocca, Fondazione Stelline (inclusi i non-ufficializzati: Museo Pecci, DOCVA e Istituto Svizzero) e per la prima volta anche un opening da Peep-Hole. Anche se siamo ancora in elaborazione dell’intero programma.”

Ginevra Bria

Milano // dal 19 al 22 settembre 2013
StartMilano
SEDI VARIE
[email protected]
www.StartMilano.it

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Ginevra Bria

Ginevra Bria

Ginevra Bria è critico d’arte e curatore di Isisuf – Istituto Internazionale di Studi sul Futurismo di Milano. È specializzata in arte contemporanea latinoamericana.

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