Il giro d’Italia in tre festival. RIC – Rieti Invasioni Creative alla sua prima edizione. Arte Urbana al Mura Mura di Pizzo Calabro. Arte, musica e poesia in Sardegna al Dromos. Tutti con la strada nel cuore

Estate. Tempo di festival, per lo più di musica, con una spruzzata di arti visive a fare da contorno. Ma quelli che si inaugurano in contemporanea sabato 27 luglio in tre diverse regioni italiane hanno un denominatore comune: portare l’arte nelle strade per contaminarle, riqualificarle, valorizzarle. Si parte dal Centro Italia con una rassegna dal […]

Estate. Tempo di festival, per lo più di musica, con una spruzzata di arti visive a fare da contorno. Ma quelli che si inaugurano in contemporanea sabato 27 luglio in tre diverse regioni italiane hanno un denominatore comune: portare l’arte nelle strade per contaminarle, riqualificarle, valorizzarle. Si parte dal Centro Italia con una rassegna dal titolo eloquente: RIC – Rieti Invasioni Creative. È un festival al suo debutto in società e, con l’entusiasmo dei neofiti, si propone di  trasformare Rieti in un palcoscenico a cielo aperto e le sue strade in luoghi di spettacolo, “perché la cultura non si riduca alla semplice trasmissione d’idee ma sia terreno di dibattito, occasione critica, amore per il territorio e la sua storia”, si legge nella presentazione. Otto giorni di concerti, performance, lezioni, laboratori, teatro di strada e di ricerca (da segnalare I giorni del buio di Gabriele Lavia, uno spettacolo tratto dalle storie di rifiuto e di emarginazione sociale che i giovani attori dell’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica “Silvio d’Amico” hanno raccolto fra gli homeless di Roma) e di arti visive, con la videoinstallazione dedicata a Robert Wilson, Pina Bausch, Tadeusz Kantor e Carmelo Bene da vedere presso la galleria 3)5 Artecontemporanea, dove ascoltare anche le sonorizzazioni ambientali dell’Associazione Musikologiamo.
Si scende poi fino a Pizzo Calabro per partecipare alla seconda edizione del Mura Mura Festival, un percorso di riscoperta di luoghi dimenticati e di recupero artistico di superfici e strutture in degrado, che si apre con una conferenza in tema L’interazione uomo-ambiente. Un esempio di riqualificazione e vivibilità degli spazi attraverso l’arte urbana. Per due settimane il piccolo borgo arroccato sul litorale tirrenico della Calabria si vestirà di pittura murale, esposizioni, dibattiti, live music, poster, scultura, arte di strada, grazie agli interventi di diversi creativi che si succederanno fino al 9 agosto. I nomi? Da Carmelo Cambareri, fondatore del SAM – Street Art Museum, concepito nel parco che ospitava il vecchio zoo a Torino dove ha coinvolto più di 60 artisti, a Opiemme, poeta della street art che sta percorrendo l’Italia col suo progetto Un viaggio di pittura e poesia, fatto di murales di versi poetici, che ha già coinvolto le città di Torino, Bologna e Rieti, quest’ultima ancora in progress, per far scoprire le storie di poeti e letterati legati a quei luoghi; Sbagliato, crew romana che lavora con poster e colla; Borondo, street artist spagnolo famoso per i suoi monumentali ritratti; e poi ancora lo street artist russo Uno, An Wei, Loredana Remolo e Edoardo Tresoldi.
Infine, il Dromos Festival in Sardegna, che collega musica, arte e poesia in luoghi di frontiera, spazi contaminati, meticci, in perenne stato di definizione. Per la sua quindicesima edizione la rassegna sarda prevede 18 serate in 10 luoghi diversi: Mogoro, Oristano, Baratili, Uras, Nurachi, Cabras, Villanova Truschedu, Marrubiu, Villa Verde e Nureci, tra concerti con grandi nomi (Stefano Bollani, Al Jarreau, Paolo Fresu e Uri Caine), la rassegna letteraria curata dall’associazione culturale Luna Scarlatta, le mostre di Salvatore Garau e Gianluca Vassallo. Gli incontri e gli altri appuntamenti in programma, sono uniti anche quest’anno da un fil rouge ispiratore: Krísis. Il tema scelto dal direttore artistico Salvatore Corona insieme al critico d’arte Ivo Serafino Fenu allude sia alla complessa e difficile condizione della contemporaneità, sia a quelle pulsioni al cambiamento che ogni crisi può innescare, facendo dunque presagire un futuro non per forza negativo e, anzi, addirittura migliore.

– Claudia Giraud

www.ric-festival.it
www.facebook.com/MuraMuraFestival
www.dromosfestival.it

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Claudia Giraud

Claudia Giraud

Nata a Torino, è laureata in storia dell’arte contemporanea presso il Dams di Torino, con una tesi sulla contaminazione culturale nella produzione pittorica degli anni '50 di Piero Ruggeri. Giornalista pubblicista, iscritta all’Albo dal 2006, svolge attività giornalistica per testate…

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