Verso la Biennale: si chiama Kremlino, è un “progetto”. Luca Rossi affila le armi in vista della kermesse lagunare: e intanto raccoglie contributi. E anche fondi…

Chiunque frequenti la rete nell’area “arti visive”, di certo chi frequenta il commentario di Artribune, ne ha già sentito parlare fino allo sfinimento. Eppure i contorni del progetto, anche all’approssimarsi della realizzazione, restano indefiniti, generali ed aperti ai contributi. “Diversi progetti le cui coordinate spaziali e temporali attraverseranno l’evento Biennale, sia nei tempi che nei […]

Chiunque frequenti la rete nell’area “arti visive”, di certo chi frequenta il commentario di Artribune, ne ha già sentito parlare fino allo sfinimento. Eppure i contorni del progetto, anche all’approssimarsi della realizzazione, restano indefiniti, generali ed aperti ai contributi. “Diversi progetti le cui coordinate spaziali e temporali attraverseranno l’evento Biennale, sia nei tempi che nei luoghi”. Parliamo di Kremlino, “progetto” – definizione oltremodo ricorrente nelle note di presentazione – ideato e curato da Luca Rossi (nom de plume, virale e virtuale, dietro cui non è dato sapere chi si nasconda) e pensato in occasione della prossima Biennale Arti Visive di Venezia.
Nella realtà – si specifica – i progetti verranno contraddistinti dal colore arancione, mentre saranno tutti presentati e documentati sul blog Whitehouse”. Qualcosa è già in divenire, altri accadranno all’interno dei luoghi della Biennale, altri ancora continueranno dopo la Biennale stessa. Tema fondante? “La rinegoziazione dei propri bisogni come metodo di crescita e di reazione allo stato di crisi generalizzata”. Chiaro. Obbiettivi? Sviluppare nodi come “il ruolo della critica nella definizione dell’opera, la gestione della distanza dallo spazio espositivo, la gestione delle informazioni nella definizione dell’opera, il ruolo dello spettatore rispetto la rappresentazione, il rapporto tra immaginazione e conoscenza, il ruolo e la definizione odierna di museo”. Altri dettagli in loco: oppure sul blog Whitehouse, dove c’è anche una raccolta fondi attraverso il sistema di Paypal…

whlr.blogspot.it/2013/03/kremlino-projects-2013.html

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Massimo Mattioli

Massimo Mattioli

É nato a Todi (Pg). Laureato in Storia dell'Arte Contemporanea all’Università di Perugia, fra il 1993 e il 1994 ha lavorato a Torino come redattore de “Il Giornale dell'Arte”. Nel 2005 ha pubblicato per Silvia Editrice il libro “Rigando dritto.…

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