One Torino. Presentata da Sarah Cosulich Caranutto la grande rassegna su più sedi che accompagnerà Artissima. Prenderà il testimone della fu Triennale di Torino?

È al secondo anno nel ruolo di direttrice di Artissima, Sarah Cosulich Canarutto. E se l’anno scorso il suo principale contributo agli eventi collaterali della fiera torinese consisteva nelle mostre raccolte sotto il titolo It’nNot the End of the World, per il 2013 questo “prototipo” – la definizione è sua – evolve in qualcosa di […]

È al secondo anno nel ruolo di direttrice di Artissima, Sarah Cosulich Canarutto. E se l’anno scorso il suo principale contributo agli eventi collaterali della fiera torinese consisteva nelle mostre raccolte sotto il titolo It’nNot the End of the World, per il 2013 questo “prototipo” – la definizione è sua – evolve in qualcosa di ben più strutturato e che in un certo senso raccoglie l’eredità della fu Triennale di Torino. One Torino è però una rassegna che si prefigge di diventare un appuntamento annuale fisso, inaugurato durante Artissima ma che si sviluppi nei due mesi a seguire.
Partiamo dall’inizio: l’obiettivo è una sana operazione di marketing territoriale, che mette in rete le realtà museali e le fondazioni torinesi per promuovere la città e la sua vocazione all’arte contemporanea. Una maniera per far sì che la fiera non sia un evento isolato e che si consolidi una sinergia che coinvolga e valorizzi nelle molteplici direzioni città, musei e fiera. Nella pratica, di cosa si tratta? Di cinque mostre allestite al Castello di Rivoli, alla GAM, alla Fondazione Sandretto, alla Fondazione Merz e a Palazzo Cavour, ognunapensata da diversi curatori (in dialogo con i direttori delle rispettive istituzioni). Per quest’anno, un unico cappello e collettive diverse per ampiezza e temi, ma nel futuro si pensa a un maggiorecoordinamento. Punto di partenza proprio Palazzo Cavour, per sottolineare l’identità storica della città: una grande mostra di 19 stanze diretta da Gary Carrion-Murayari, classe 1980, curatore al New Museum di New York e cocuratore della Whitney Biennial del 2010 insieme a Francesco Bonami. Al terzo piano del Castello di Rivoli la mostra più direttamente legata ad Artissima, visto che presenta gli artisti del Premio illy Present Future 2012 ed è curata dagli stessi giurati del premio: Andrew Berardini, Beatrice Merz, Gregor Muir e Beatrix Ruf. Della GAM si occuperà Anna Colin, francese del 1981; mentre alla Fondazione Merz ci sarà la venezuelana Julieta González, curatrice del Museo Rufino Tamayo di Città del Messico; infine, alla Sandretto una mostra in dialogo con la collezione curata da Chris Fitzpatrick, statunitense di base ad Anversa.
È ancora presto per entrare nei dettagli delle singole mostre, racconta la Cosulich (i curatori hanno visitato le sedi a maggio): per ora si deve sottolineare il fatto che Artissima concepisce, produce e fa da collante per One Torino, fornendo il supporto per le questioni organizzativa, editoriale (sarà pubblicato un catalogo unico della rassegna) e di comunicazione. Una maniera precisa e decisa per massimizzare l’indotto sulla città oltre i quattro giorni della fiera, visto che le mostre inaugureranno in quei giorni (dal giovedì al sabato) ma resteranno aperte fino al 12 gennaio. Una formula modulare, che si presta a varianti e aggiustamenti nei prossimi anni, anche qualora dovesse cambiare il direttore della fiera, assicurando così quella continuità che è basilare per la riconoscibilità dell’evento.
Quanto al budget, i numeri sono ancora da definire al dettaglio, poiché alcune operazioni di fundraising e sponsoring sono in via di definizione e si prevede che siano chiuse entro metà giugno. Si parla tuttavia di raddoppio della cifra stanziata l’anno scorso per gli eventi collaterali (180mila euro). Un’operazione dunque importante e coraggiosa, considerato il periodo di crisi; ma che si muove nella giusta direzione, essendo parte dei fondi a disposizione di Artissima (650mila euro, un terzo circa del bilancio) reperiti tra fondi pubblici e fondazioni bancarie. In altre parole: quei denari tornano direttamente alla città e per un periodo ampio che comprende anche le vacanze di Natale e Capodanno, e ci si augura che contribuiscano a rafforzare il turismo culturale a Torino. Quanto ai musei, il loro contributo è variabile: tutti mettono a disposizione parte dei propri spazi, in alcuni casi servizi come la guardiania e l’assistenza ai curatori. Peccato però che non si sia riusciti – a causa dei tempi stretti e delle solite questioni burocratico-amministrative – a organizzare una unica bigliettazione: gratuità assicurata per Palazzo Cavour e con ogni probabilità per le fondazioni Sandretto e Merz, mentre per Rivoli e GAM vigerà il listino usuale.
E iniziative come Giorno per Giorno o Artissima Lido? La prima, sostenuta dalla Fondazione per l’Arte CRT, almeno per quest’anno non è prevista, mentre la seconda “è assorbita da ‘One Torino’”, dichiara la direttrice di Artissima, e prosegue: “‘One Torino’ è una necessità: i tempi sono cambiati e spendere 180mila euro per quattro giorni non è più fattibile. Erano iniziative ottime, ma i tempi sono cambiati”. Allora, uniti, anzi one contro la crisi. Appuntamento a settembre per maggiori dettagli, e a inizio novembre per le inaugurazioni.

– Marco Enrico Giacomelli

www.artissima.it

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Marco Enrico Giacomelli

Marco Enrico Giacomelli

Giornalista professionista e dottore di ricerca in Estetica, ha studiato filosofia alle Università di Torino, Paris 8 e Bologna. Ha collaborato all’"Abécédaire de Michel Foucault" (Mons-Paris 2004) e all’"Abécédaire de Jacques Derrida" (Mons-Paris 2007). Tra le sue pubblicazioni: "Ascendances et…

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