Che razza di… arte sei! Ecco i vincitori di “Who Art You?”, contest milanese per la scoperta di giovani talenti. Dalle sculture di Raimondo Castronuovo alla pittura della portoghese Eva Mendes: ai vincitori una personale in Zona Tortona

Niente soldi ma opere di bene. Che per un giovane artista può anche solo significare la possibilità di giocarsela con una personale in Zona Tortona, negli spazi eclettici – un po’ galleria d’arte, un po’ area eventi, un po’ showroom e multistore – della Combines XL diretta da Beppe Treccia. Hanno risposto in tanti alla […]

Niente soldi ma opere di bene. Che per un giovane artista può anche solo significare la possibilità di giocarsela con una personale in Zona Tortona, negli spazi eclettici – un po’ galleria d’arte, un po’ area eventi, un po’ showroom e multistore – della Combines XL diretta da Beppe Treccia. Hanno risposto in tanti alla chiamata di Who Art You?, contest fresco e senza fronzoli che la piattaforma no-profit NoLab ha messo in piedi a Milano per il secondo anno consecutivo. Obiettivo: sfornare assist a gente che non abbia più di 35 anni, aggirando le difese granitiche delle gallerie tradizionali e le prevenzioni di curatori e critici che a volte picchiano come Pasquale Bruno. Il pallone in area ce lo mette NoLab, sta all’artista poi schiaffarlo in porta o spararlo in curva. Sono sessanta i finalisti esposti allo Spazio Contest allestito in via Forcella: c’è di tutto e di più e in arrivo da ogni angolo d’Europa; quattro le categorie in gara, cui si aggiunge il premio speciale che il main sponsor Carlsberg assegna a Mauro Mazzara, scelto come il migliore a interpretare come supporto per fare arte un fusto ormai desolatamente vuoto di birra.
La giuria presieduta da Michele Casiraghi, vincitore l’anno passato nella categoria video, ha premiato per la sezione pittura le carte della portoghese Eva Mendes, analisi su una figurazione distorta del corpo umano che arriva da Francis Bacon e ricorda i ninots di Bigas Luna; mentre per la fotografia ha scelto le introspezioni in bianco e nero di Andrea Silva. Vive a Berlino Raimondo Castronuovo, che viene dall’architettura ma vive oggi immerso nella scultura: le sue Crisalidi umane ammiccano a un substrato tribale, quasi animista, creando giochi di ombre alla Kentridge. Infine la categoria video, vinta dalla giovanissima Oriana Vertucci: menzione “di prospettiva” per il suo Rotolando, che affronta con il linguaggio easy dello stop motion il tema della crisi del settore edile, tra cantieri bloccati e imprenditori suicidi.

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Redazione

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